Calendario "6 Aprile-Cronaca di una Rinascita N.8"
LA (NUOVA) PRIMAVERA DELL'AQUILA
di Angelo De Nicola
In questo aprile, otto anni dopo quell'aprile, si respira aria di (nuova) primavera nella città ferita a dispetto del colpo di coda dell'inverno, con tanto di nevicata fuori stagione. Sarà perchè è fiorito il prugno giapponese di nonna Fausta (mia suocera che è stata a suo modo, fino all'ultimo minuto prima di andarsene nel giugno 2013, una delle eroine, silenziose ma quanto efficaci, della "ricostruzione").
Il prugno era il suo orgoglio. Ogni aprile segnava l'arrivo della primavera, della rinascita, in un piccolo ma delizioso giardino pensile incastonato tra i palazzi di via Cola dell'Amatrice, tristemente nota per essere stata, nella zona di via XX Settembre, nell'occhio del ciclone di quel 6 aprile che questo calen-diario, unico nel suo genere, da otto anni festeggia come nostro nuovo Capodanno. Ogni aprile, fin dal primo impianto nella metà degli anni Sessanta nel giardino di quella casa che il 30 ottobre scorso è crollata dopo la forte scossa di Norcia, era un'esplosione di fiori dal colore unico e dal profumo inebriante. "Ecco, è arrivata la primavera!" diceva nonna Fausta.
Anche dopo il 6 aprile e i suoi guai, il prugno continuava a essere nei pensieri di nonna Fausta. Sicchè, sistemati in affitto in una nuova casa a Pagliare di Sassa che nelle intenzioni della mia famiglia voleva fortissimamente essere una destinazione non precaria, nel 2013 decidemmo di tentare il difficile trapianto del prugno nel nuovo giardino. Mia suocera seguì le operazioni passo passo, quasi fosse il trapianto di un cristiano. La ditta incaricata, i fratelli Parisse, furono talmente colpiti da quell'attaccamento che al momento di saldare, non vollero essere pagati.
L'aprile dopo, il prugno non fiorì. "Abbiate fede- ci ripeteva nonna Fausta- deve prima ambientarsi". Ma anche l'anno dopo, niente. Come in lutto. Nell'aprile del 2015 la sorpresa. Un esplosione! Il prugno era tornato a vivere!
La ricostruzione ha i suoi tempi. E proprio alla fine del 2015, abbiamo di nuovo cambiato casa verso la sistemazione definitiva. E il prugno? E' stato ovviamente fatto un altro trapianto nel nuovo giardino. Abbiamo incrociato le dita. Sapevamo di non poter sperare nella fioritura nell'aprile successivo. Infatti, niente.
Ma quest'anno, il prugno è tornato a fiorire facendoci sperare addirittura per la consueta esplosione l'anno prossimo. Nonna Fausta è con noi. A lottare. A sperare. ad annusare l'aria di un'altra primavera. La primavera dell'Aquila.
Jemo 'nnanzi! (lo ha detto agli Aquilani anche Papa Francesco...)
L'Aquila, 22 aprile 2017
Il prugno era il suo orgoglio. Ogni aprile segnava l'arrivo della primavera, della rinascita, in un piccolo ma delizioso giardino pensile incastonato tra i palazzi di via Cola dell'Amatrice, tristemente nota per essere stata, nella zona di via XX Settembre, nell'occhio del ciclone di quel 6 aprile che questo calen-diario, unico nel suo genere, da otto anni festeggia come nostro nuovo Capodanno. Ogni aprile, fin dal primo impianto nella metà degli anni Sessanta nel giardino di quella casa che il 30 ottobre scorso è crollata dopo la forte scossa di Norcia, era un'esplosione di fiori dal colore unico e dal profumo inebriante. "Ecco, è arrivata la primavera!" diceva nonna Fausta.
Anche dopo il 6 aprile e i suoi guai, il prugno continuava a essere nei pensieri di nonna Fausta. Sicchè, sistemati in affitto in una nuova casa a Pagliare di Sassa che nelle intenzioni della mia famiglia voleva fortissimamente essere una destinazione non precaria, nel 2013 decidemmo di tentare il difficile trapianto del prugno nel nuovo giardino. Mia suocera seguì le operazioni passo passo, quasi fosse il trapianto di un cristiano. La ditta incaricata, i fratelli Parisse, furono talmente colpiti da quell'attaccamento che al momento di saldare, non vollero essere pagati.
L'aprile dopo, il prugno non fiorì. "Abbiate fede- ci ripeteva nonna Fausta- deve prima ambientarsi". Ma anche l'anno dopo, niente. Come in lutto. Nell'aprile del 2015 la sorpresa. Un esplosione! Il prugno era tornato a vivere!
La ricostruzione ha i suoi tempi. E proprio alla fine del 2015, abbiamo di nuovo cambiato casa verso la sistemazione definitiva. E il prugno? E' stato ovviamente fatto un altro trapianto nel nuovo giardino. Abbiamo incrociato le dita. Sapevamo di non poter sperare nella fioritura nell'aprile successivo. Infatti, niente.
Ma quest'anno, il prugno è tornato a fiorire facendoci sperare addirittura per la consueta esplosione l'anno prossimo. Nonna Fausta è con noi. A lottare. A sperare. ad annusare l'aria di un'altra primavera. La primavera dell'Aquila.
Jemo 'nnanzi! (lo ha detto agli Aquilani anche Papa Francesco...)
L'Aquila, 22 aprile 2017
Cocciarotta (Angelo De Nicola)