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La Missione di Celestino - Capitolo 15

Un romanzo di Angelo De Nicola

La missione di Celestino


«Amico mio, è tutto chiaro, chiarissimo. L’ultimo messaggio è chiarissimo: uccideranno il Papa» disse il sovrintendente, platealmente sottovoce, visto che i pochi tavoli all’aperto della trattoria erano pieni di avventori.
«Niente biglietto? Perché, stavolta, non c’è il biglietto?».
«Perché, glielo ripeto, sono mascalzoni con la laurea, più di una laurea. Hanno escogitato un messaggio colto, raffinato, che sicuramente io poi sarei stato in grado di interpretare».
«Lei?».
«Ma sì, me lo ha detto lei che hanno previsto tutto. Che forse ci hanno addirittura spiato. Che sapevano esattamente cosa avremmo fatto e come avremmo reagito. Ebbene, vuole che non sapessero che proprio io ho studiato a fondo la questione nodale, tra leggenda e storia, del chiodo e del foro nel cranio del povero Celestino?».
«Che questione?».
«Ah, ma allora non mi sente quando parlo! O la genziana le sta annacquando il cervello? Gliel’ho già accennata mentre venivamo qui a mangiare un boccone».
«Bonifacio VIII...il foro nel cranio di Celestino V, un buco assai preciso all’altezza della tempia sinistra, un centimetro di lunghezza per mezzo centimetro di larghezza...la Tac...Ho anche letto qualcosa su internet ma credevo fosse soltanto una leggenda».
«Certo, Storia non è. Ma se siamo le pedine di un gioco dell’oca, allora dobbiamo cercare di ragionare come chi quelle pedine cerca di muoverle a suo piacimento. Loro vorrebbero che noi credessimo che si tratti di una leggenda. Di un gioco. Che noi, in sostanza, sottovalutassimo la faccenda. Abbiamo ben capito che non possiamo sottovalutarli. Hanno organizzato tutto questo in pochissimo tempo, se consideriamo che il Papa ha annunciato la sua presenza qui, alla Perdonanza, soltanto tre mesi fa, cioè a maggio».
«C’è un’interpretazione secondo la quale, in un Angelus della fine dell’aprile scorso, il Papa ha anticipato che avrebbe compiuto a breve una sorta di fioretto per la Pace, accennando al fatto di voler chiedere “un miracolo a chi di Perdono se ne intende”...».
«Va bene, aggiungiamo un altro mese. Fanno quattro. Ebbene in quattro mesi hanno studiato ogni minimo dettaglio, analizzato le possibili mosse, attuato un feroce gioco dell’oca che, diciamocelo, ci ha anche affascinato. Tutto questo solo per gioco? Non ci posso credere. Hanno un obiettivo, un obiettivo grosso, il più grosso possibile. Un attentato al Papa durante l’apertura della Porta Santa. Rischiamo anche la strage. Chissà che non sia il caso di mandare tutto a monte».
«No, mai».
«Qualche volta si può anche perdere, signor Giacomo».
«Non è certo una questione personale. Dal Governo e dalla stessa Santa Sede ho un input preciso, nonostante io li abbia messi in guardia, dettagliatamente e per iscritto, del pericolo che incombe. Mi è stato detto, a chiare note, che non ci piegheremo al ricatto, alla paura, al Male. Il Papa, che è la Pace, non può perdere. Costi quel che costi. Anche gli Americani, qui lo dico e qui lo nego, sono d’accordo su questo punto».
«Anche a costo di infilarci in un suicidio dalle conseguenze inimmaginabili?».
«Non sono valutazioni che mi competono. Io ho segnalato tutto a chi di dovere. Mi è stato risposto, ufficialmente, che debbo, dobbiamo vincere. E non sarò certo io a tirarmi indietro. Ora, più che mai, ho bisogno del suo aiuto».
«Ai suoi ordini».
«Mi spieghi tutta la questione del chiodo che non si trova. In ogni minimo dettaglio. Quel chiodo è la chiave per capire cosa può accadere».
«Perdinci! Il chiodo che non si trova...»
«Cos’altro c’è?».
«C’è che Saturnino Gatti...».
«Ancora con questo Saturnino Gatti... Ma lei è fissato... ».
«Venga. La porto a far vedere una cosa. Così capirà».
«Ma stiamo aspettando l’amaro! Perché lasciare una piazza così bella con questo bianco della pietra tutt’intorno che risplende al sole, questo sole d’agosto che qui non ti soffoca ma anzi ti sfiora il volto come una carezza?».
«Niente genziana, almeno a pranzo. Andiamo».
«Pago io».
«No, stavolta pago io. Qui è come se fossimo a casa mia».


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