Arriva il Nuovo Lavoro di Angelo De Nicola
Da Tragnone a Fidel Castro
1992-2003: gli Eventi che Sconvolsero L'Aquila.
da www.teleabruzzo.it, 30 giugno 2004
di DANIELA NAPOLITANO
Arriva il nuovo lavoro di Angelo De Nicola, uno dei protagonisti del giornalismo aquilano. Provocatorio o forse meglio dire significativo già dal titolo: "da Tragnone a Fidel Castro"; ed è l'autore stesso a spiegare le motivazioni di questa scelta, l'accostamento di due personaggi distanti tra loro ma legati da una linea sottile di fatti e personaggi che hanno segnato la storia dell'Aquila.
"1992-2003, i 12 anni che sconvolsero L'Aquila", questo il sottotitolo dell'opera che in 12 capitoli tira fuori gli scheletri dall'armadio, gli scheletri di una città, come dice l'autore, più che di singole persone; di una città che oggi va alla disperata ricerca di un'identità. E vengono riesumati fatti importanti, singolari e unici si potrebbe dire, che hanno fatto finire l'Aquila sulla prima pagina del New York Times, come l'arresto di un'intera giunta regionale, o l'incatenarsi di un senatore della Repubblica per protesta ai cancelli di palazzo di giustizia.
Ancora si parla di Tragnone, il "Di Pietro d'Abruzzo", del testamento di un vescovo che disereda la sua curia, il problema dei rifiuti e la travagliata vicenda del megaparcheggio e per finire la vicenda dell'avvocato Cecchini, "le confessioni di un impolitico", questo il capitolo che gli viene dedicato e qui viene riportata un'inedita intervista fatta a Fidel Castro nei tempi in cui l'avvocato visse in Sud America.
Fatti, nomi di una città, di una storia che De Nicola è riuscito a riportare con la maestria di un cronista legandoli in una trama narrativa che rende il libro ancor più interessante.
Ed erano presenti, nella sala della libreria Colacchi dove c'è stata la presentazione del libro, gremita di persone, alcuni dei protagonisti del libro: il senatore Lombardi, così come il sindaco Biagio Tempesta o l'assessore Giorgio De Matteis, ma tanti altri - consiglieri comunali, il neo presidente della provincia Stefania Pezzopane, il questore e il prefetto dell'Aquila - hanno voluto esser presenti a manifestare la stima per l'uomo e non solo per il giornalista.
di DANIELA NAPOLITANO
Arriva il nuovo lavoro di Angelo De Nicola, uno dei protagonisti del giornalismo aquilano. Provocatorio o forse meglio dire significativo già dal titolo: "da Tragnone a Fidel Castro"; ed è l'autore stesso a spiegare le motivazioni di questa scelta, l'accostamento di due personaggi distanti tra loro ma legati da una linea sottile di fatti e personaggi che hanno segnato la storia dell'Aquila.
"1992-2003, i 12 anni che sconvolsero L'Aquila", questo il sottotitolo dell'opera che in 12 capitoli tira fuori gli scheletri dall'armadio, gli scheletri di una città, come dice l'autore, più che di singole persone; di una città che oggi va alla disperata ricerca di un'identità. E vengono riesumati fatti importanti, singolari e unici si potrebbe dire, che hanno fatto finire l'Aquila sulla prima pagina del New York Times, come l'arresto di un'intera giunta regionale, o l'incatenarsi di un senatore della Repubblica per protesta ai cancelli di palazzo di giustizia.
Ancora si parla di Tragnone, il "Di Pietro d'Abruzzo", del testamento di un vescovo che disereda la sua curia, il problema dei rifiuti e la travagliata vicenda del megaparcheggio e per finire la vicenda dell'avvocato Cecchini, "le confessioni di un impolitico", questo il capitolo che gli viene dedicato e qui viene riportata un'inedita intervista fatta a Fidel Castro nei tempi in cui l'avvocato visse in Sud America.
Fatti, nomi di una città, di una storia che De Nicola è riuscito a riportare con la maestria di un cronista legandoli in una trama narrativa che rende il libro ancor più interessante.
Ed erano presenti, nella sala della libreria Colacchi dove c'è stata la presentazione del libro, gremita di persone, alcuni dei protagonisti del libro: il senatore Lombardi, così come il sindaco Biagio Tempesta o l'assessore Giorgio De Matteis, ma tanti altri - consiglieri comunali, il neo presidente della provincia Stefania Pezzopane, il questore e il prefetto dell'Aquila - hanno voluto esser presenti a manifestare la stima per l'uomo e non solo per il giornalista.