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NOTA DELL'AUTORE

La missione di Celestino



Quando, nel marzo del 2005, il cantautore Francesco De Gregori lanciò il suo disco “Vai in Africa Celestino” con un dichiarato riferimento all’Eremita del Morrone, le Suore benedettine-celestine del monastero di clausura di San Basilio, il più antico della città, approfittarono per lanciare un appello per la loro Missione a Bangui, nella Repubblica di Centrafrica, intitolata, appunto, a “Celestino V”. «Celestino in Africa già ci è andato una quindicina di anni fa- fecero notare le Suore parafrasando la canzone di De Gregori- ed è in un mare di guai perché nella Missione non c’è acqua, non c’è energia elettrica, non ci sono soldi».

L’appello pervenne anche a me che, in quei giorni, stavo completando il mio romanzo, incentrato sulla figura del Papa aquilano, “La maschera di Celestino”. Non ci pensai sopra due volte e lanciai una proposta alle Suore: «Di solito, le presentazioni dei libri costano e pure parecchio- dissi alla badessa, suor Margherita-: invece che spendere soldi, faremo del tutto per raccoglierli. Il mio interesse- precisai- è promuovere la mia “fatica”, il vostro è di raccogliere fondi: li faremo coincidere».

Un abbraccio ed un caffè (il “mitico” caffè di suor Germana), sancirono l’accordo. Così grazie al Lions Club dell’Aquila, che offrì la propria egida all’iniziativa di solidarietà, e grazie all’apporto di tantissimi amici, vennero raccolti ben seimila euro che, in contanti, furono consegnati alla priora della Missione, suor Assunta, in partenza per l’Africa.
Una bellissima esperienza: la forza della buona fede ha vinto anche le prurigini, spesso comprensibili, che la beneficenza porta con sè. Inoltre, il contatto diretto con le Suore di San Basilio mi ha aperto nuovi scenari, inimmaginabili, per la mia ricerca sulla figura di Celestino V e su questa mia, straordinaria, città. Cosicché, è venuto inevitabilmente fuori un seguito de “La maschera di Celestino”. Una seconda puntata, diciamo così, che però non può assolutamente prescindere dalla prima, già pubblicata. La regola, mi hanno spiegato, dice che non si vende una seconda volta al lettore un qualcosa che lo si è già sollecitato ad acquistare. Che fare, allora?

Soluzione: un’operazione totalmente “no profit”, una “Cordata per l’Africa”. In particolare, saranno devoluti alla “Missione Celestino V” di Bangui, in Africa, tutti gli utili della vendita di questo libro in cui è ripubblicata, seppure rivisitata in alcuni aspetti e con qualche novità, “La maschera di Celestino” (denominata, per questo, “Prima parte”).
Il seme piantato lo scorso anno, insomma, aspira a diventare una robusta pianta. Sempre che i lettori vorranno annaffiarla. Per intanto, novantanove galantuomini, gli “Amici di San Basilio”, hanno creduto nell’operazione ed hanno offerto un decisivo contributo. Li ringrazio, anche a nome delle Suore, uno ad uno:
Andreucci Antonio, Ardingo Luciano, Barattelli Lucio, Battaglia Antonio, Benedetti Angelo, Butteroni Stefano e Marilena, Capaldi Dante, Capannolo Carlo, Capezzali Walter, Carbonara Antonello e Carla, Caroccia Edoardo, Cavalieri Walter, Cecchini Attilio Maria e Livia, Ceddia Tommaso, Centofanti Errico, Centofanti Rita, Centofanti Totò, Cetrullo Bruno, Chilante Duilio, Cialente Massimo, Ciampa Elli, Cicolani Anna e Giovanni, Ciocca Franco e Annalisa, Cioni Celso, Cipriani Ugo, Ciuffetelli Gabriele, Clavenna Gaetano, Cordeschi Oreste e Luigina, Corsi Enrico e Paola, Cucchiella Luciana, Daniele Luigi e Gina, De Benedictis Pierluigi, De Matteis Giorgio e Anna Maria, De Nicola Sandro, De Rubeis Giampaolo e Paola, Del Signore Lino, Di Benedetto Gianfranco, Di Giandomenico Totò, Di Giorgio Enzo, Di Giovacchino Alessia e Tiziano, Di Marzio Lorenzo, Di Muzio Antonio e Simona, Di Orio Ferdinando, Dionisio Maurizio, Ettorre Roberto, Esposito Amedeo, Fanti Franca, Farda Federica e Daniele, Farello Giovanni, Farroni Agostino, Fiorenza Federico, Frattale Gianni, Frutti Carlo, Fusari Domenico, Garufo Bianca, Giambruno Maria Cristina, Giannone Luciano, Ianni Cesare, Lopardi Riccardo, Lucci Gabriele, Maccarone Mario, Mannetti Carla, Marchetti Luca, Marconi Bruno, Marinelli Fabrizio, Marola Raffaele, Marra Luigi e Maria Pia, Mascaretti Giulio, Masciovecchio Mauro, Massena Antonio, Mazzocco Alberto, Menga Renzo e Bianca Lucia, Merlini Vincenzo, Moca Valter e Daniela, Museo Gianluca e Daniela, Nardecchia Ludovico, Narducci Mario e Mariolina, Orsini Alessandro e Rita, Pace Antonio, Pallotta Stefano, Palmerini Goffredo, Pasqua Giacomo, Passacantando Antonello, Pecilli Paolo, Peretti Elio, Pezzopane Pierluigi e Marilena, Pezzopane Stefania, Pilolli Umberto, Placidi Sergio e Anna Maria, Porzio Giampiero e Silvia, Raffaele Angelo, Rainaldi Ezio, Ranieri Francesco, Riga Roberto, Ronconi Fausto, Ronzo Salvatore, Rubei Anna, Santoro Giuseppe, Scoccia Giancarlo e Anna Maria, Sconci Vittorio, Sidoti Francesco, Srour Mimmo, Tarquini Antonio, Tempesta Biagio, Tiberi Alfonso, Troiani Giovanni, Valente Agostino, Vicentini Alfonso, Vicentini Carlo, Vicentini Giovanni, Visone Sergio, Zaffiri Mauro, Tordera Rinaldo.

Ringrazio anche Vincenzo Battista che, capocordata con me dell’iniziativa “no profit”, ha anche voluto far omaggio alle Suore di trenta suoi scatti d’autore (“Le Ultime di Celestino V”). In cima alla “Cordata” c’è anche Francesco Maria Narducci, sempre meno grafico e più artista, che ha anche curato la copertina.

Ringrazio i soliti Alessandro Orsini (per i preziosi consigli e la meticolosa correzione delle bozze) e Renato Vitturini (per gli indispensabili supporti fotografici). Ringrazio, infine, Edoardo Caroccia (e, con lui, Lucilla Muzi) il cui gesto di liberalità è stato determinante per poter varare questa operazione, e Ennio Firmini per averci creduto senza esitazione alcuna. Grazie.

L’Aquila, 3 agosto 2006

Angelo De Nicola



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