Castel di Sangro, a Lezione con Dante e Celestino V
da www.rete5.tv, 10 febbraio 2009
[Leggi l'articolo in originale]
CASTEL DI SANGRO - Successo di pubblico oggi al convegno organizzato dal Liceo Scientifico “T. Patini” di Castel di Sangro, che ha avuto come filo conduttore il “gran rifiuto” di Papa Celestino V. Questa mattina, a parlare alla platea di studenti delle classi terze, quarte e quinte, presso il teatro Tosti a Castel di Sangro, sono stati lo scrittore e giornalista Angelo De Nicola, il poeta Mauro Chechi e il Giuseppe Ranucci, esperto di canto.
Il primo, autore del libro “La missione di Celestino”, ha rivisitato in chiave giornalistica i fatti che interessarono Celestino V, raccontando curiosità tuttora rilevabili nei luoghi celestiniani e in particolare nella splendida Basilica di S. Maria di Collemaggio all’Aquila. «Il Molise lo vide nascere, l'Abruzzo crescere e il Lazio morire. Tre regioni – ha spiegato De Nicola - che invece di valorizzare il patrimonio culturale e religioso legato a Celestino V, papa del perdono e della pace, lo relegano in secondo piano, senza nemmeno analizzare la disarmate attualista del suo messaggio».
Mauro Chechi ha interpretato alcuni canti dell'Inferno dantesco, coinvolgendo gli studenti in una riflessione tecnica sulla composizione delle terzine incatenate e sulla formazione delle rime.
Giuseppe Ranucci, invece, ha tenuto un mini corso di poesia estemporanea, o "canto a braccio". L'organizzazione è stata curata dalla preside dell'Istituto, Cinzia D'Altorio, in collaborazione con gli insegnanti.
[Leggi l'articolo in originale]
CASTEL DI SANGRO - Successo di pubblico oggi al convegno organizzato dal Liceo Scientifico “T. Patini” di Castel di Sangro, che ha avuto come filo conduttore il “gran rifiuto” di Papa Celestino V. Questa mattina, a parlare alla platea di studenti delle classi terze, quarte e quinte, presso il teatro Tosti a Castel di Sangro, sono stati lo scrittore e giornalista Angelo De Nicola, il poeta Mauro Chechi e il Giuseppe Ranucci, esperto di canto.
Il primo, autore del libro “La missione di Celestino”, ha rivisitato in chiave giornalistica i fatti che interessarono Celestino V, raccontando curiosità tuttora rilevabili nei luoghi celestiniani e in particolare nella splendida Basilica di S. Maria di Collemaggio all’Aquila. «Il Molise lo vide nascere, l'Abruzzo crescere e il Lazio morire. Tre regioni – ha spiegato De Nicola - che invece di valorizzare il patrimonio culturale e religioso legato a Celestino V, papa del perdono e della pace, lo relegano in secondo piano, senza nemmeno analizzare la disarmate attualista del suo messaggio».
Mauro Chechi ha interpretato alcuni canti dell'Inferno dantesco, coinvolgendo gli studenti in una riflessione tecnica sulla composizione delle terzine incatenate e sulla formazione delle rime.
Giuseppe Ranucci, invece, ha tenuto un mini corso di poesia estemporanea, o "canto a braccio". L'organizzazione è stata curata dalla preside dell'Istituto, Cinzia D'Altorio, in collaborazione con gli insegnanti.