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La "missione" di Celestino

La missione di Celestino
da "L'impronta", 5 luglio 2006
di LUISA STIFANI



Saranno interamente devoluti in beneficenza gli utili de "La Missione di Celestino", il nuovo romanzo del giornalista e scrittore aquilano, Angelo De Nicola la cui uscita è prevista alla metà del prossimo agosto. I proventi della vendita del libro andranno, infatti, alla Missione a Bangui, nel Centrafrica, intitolata a "Celestino V". La Missione, impiantata quindici anni fa dalla Suore benedettine- celestine del monastero di clausura di San Basilio, il più antico dell'Aquila, ha gravi difficoltà legate soprattutto alla mancanza di un pozzo per l'acqua.

"La missione di Celestino" (per i tipi del "La Nuova Editrice") è il seguito del precedente romanzo "La maschera di Celestino". Quest'ultimo (che nel libro, a beneficio del lettore, viene ripubblicato come "Prima parte"), nello scenario della Perdonanza Celestiniana e con i riflettori puntati sulla ciclopica figura di Celestino V, era incentrato sul tema della pace. Nella "Seconda parte", sempre nel suggestivo scenario dell'Aquila, domina invece il tema dell'evangelizzazione. Una trama tutta scoprire, con un nuovo colpo di scena finale.

"Quando, nel marzo del 2005- scrive l'Autore nella nota che accompagna il romanzo intitolata "Cordata per l'Africa"-, il cantautore Francesco De Gregori lanciò il suo disco "Vai in Africa Celestino" con un dichiarato riferimento all'Eremita del Morrone, le Suore di San Basilio approfittarono per lanciare un appello per la loro Missione in Africa. "Celestino in Africa già ci è andato una quindicina di anni fa- fecero notare le Suore parafrasando la canzone di De Gregori- ed è in un mare di guai perché nella Missione non c'è acqua, non c'è energia elettrica, non ci sono soldi". L'appello pervenne anche a me che, in quei giorni, stavo completando il mio romanzo, incentrato sulla figura del Papa aquilano, "La maschera di Celestino". Non ci pensai sopra due volte e lanciai una proposta alle Suore: "Di solito, le presentazioni dei libri costano e pure parecchio- dissi alla badessa, suor Margherita-: invece che spendere soldi, faremo del tutto per raccoglierli. Il mio interesse- precisai- è promuovere la mia "fatica", il vostro è di raccogliere fondi: li faremo coincidere". Un abbraccio ed un caffè (il "mitico" caffè di suor Germana), sancirono l'accordo. Così grazie al Lions Club dell'Aquila, che offrì la propria egida all'iniziativa di solidarietà, e grazie all'apporto di tantissimi amici, vennero raccolti ben seimila euro che, in contanti, furono consegnati alla priora della Missione, suor Assunta, in partenza per l'Africa".

Prosegue la nota dell'Autore: "Una bellissima esperienza: la forza della buona fede ha vinto anche le prurigini, spesso comprensibili, che la beneficenza porta con sè. Inoltre, il contatto diretto con le Suore di San Basilio mi ha aperto nuovi scenari, inimmaginabili, per la mia ricerca sulla figura di Celestino V e su questa mia, straordinaria, città. Cosicché, è venuto inevitabilmente fuori un seguito de "La maschera di Celestino". Una seconda puntata, diciamo così, che però non può assolutamente prescindere dalla prima, già pubblicata. La regola, mi hanno spiegato, dice che non si vende una seconda volta al lettore un qualcosa che lo si è già sollecitato ad acquistare. Che fare, allora? Soluzione: un'operazione totalmente "no profit", una "Cordata per l'Africa". Il seme piantato lo scorso anno, insomma, aspira a diventare una robusta pianta. Sempre che i lettori vorranno annaffiarla".
Luisa Stifani




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