Un Intrigo Appassionante
di Febo Grimaldi
Dopo il successo di "Presunto innocente", "Da Tragnone a Fidel Castro" e "La centesima rocca", Angelo De Nicola, giornalista, scrittore, conduttore di importanti convegni socio-culturali, ha intinto la penna nel calamaio con inchiostro giallo e ha creato ”La maschera di Celestino”, un’opera che si distingue nettamente nell’affollato panorama editoriale dedicato a Celestino V, l'Eremita del Morrone.
De Nicola ha ideato una impostazione narrativa nuova e sorprendente sconvolgendo il solco della tradizione letteraria celestiniana con una trama densa di colpi di scena trattati con grande abilità espositiva.
L’appassionante intrigo, è pilotato da due protagonisti in contrapposizione dialettica, assillati dalla loro reciproca responsabilità tesa costantemente alla ricerca di una strategia per sventare l’angosciante minaccia di un attentato al Papa atteso all’Aquila nel corteo della Bolla, durante la celebrazione dell’annuale Perdonanza Celestiniana.
La lettura non consente distrazioni né rinvii, perché la trama non sopporta il segnalibro e si arricchisce sempre più di nuovi elementi che coinvolgono il lettore, pagina dopo pagina, alla ricerca di una personale soluzione all’inestricabile intreccio di date simboliche e strani foglietti, anagrammi e messaggi in codice, il mistero del ”chiodo” e la subdola ombra di Bonifacio VIII.
Una crescente tensione emotiva dietro un enigma nel quale il talento dell’autore coinvolge Dante e Silone, le Crociate e i Templari, Internet e la genziana nell’atmosfera di un’autentica sceneggiatura, cinematografica.
L’Aquila, 6 aprile 2006
Dopo il successo di "Presunto innocente", "Da Tragnone a Fidel Castro" e "La centesima rocca", Angelo De Nicola, giornalista, scrittore, conduttore di importanti convegni socio-culturali, ha intinto la penna nel calamaio con inchiostro giallo e ha creato ”La maschera di Celestino”, un’opera che si distingue nettamente nell’affollato panorama editoriale dedicato a Celestino V, l'Eremita del Morrone.
De Nicola ha ideato una impostazione narrativa nuova e sorprendente sconvolgendo il solco della tradizione letteraria celestiniana con una trama densa di colpi di scena trattati con grande abilità espositiva.
L’appassionante intrigo, è pilotato da due protagonisti in contrapposizione dialettica, assillati dalla loro reciproca responsabilità tesa costantemente alla ricerca di una strategia per sventare l’angosciante minaccia di un attentato al Papa atteso all’Aquila nel corteo della Bolla, durante la celebrazione dell’annuale Perdonanza Celestiniana.
La lettura non consente distrazioni né rinvii, perché la trama non sopporta il segnalibro e si arricchisce sempre più di nuovi elementi che coinvolgono il lettore, pagina dopo pagina, alla ricerca di una personale soluzione all’inestricabile intreccio di date simboliche e strani foglietti, anagrammi e messaggi in codice, il mistero del ”chiodo” e la subdola ombra di Bonifacio VIII.
Una crescente tensione emotiva dietro un enigma nel quale il talento dell’autore coinvolge Dante e Silone, le Crociate e i Templari, Internet e la genziana nell’atmosfera di un’autentica sceneggiatura, cinematografica.
L’Aquila, 6 aprile 2006
Febo Grimaldi
regista
regista