Il Vero Dono
di Daniela Colaianni
Si apre il sipario, i velluti rossi indietreggiano, il teatro è gremito per la peculiarità del tema trattato ed i personaggi diretti da Franco Villani tuonano: "Sindaco, sindaco..." in un intreccio sapientemente costruito come in un canto a due voci o come in un brano per pianoforte a quattro mani.
L'apparente immediatezza dello scambio semplicistico di battute tipico della commedia teatrale si intreccia in una sapiente ma non saccente, fluida e leggiadra narrazione storica che mette in luce conoscenze e amori di ricerca, rari.
La facilità di lettura, resa tale soltanto da chi possiede appieno il sapere, è il vero dono che l'autore fa all'Aquila, agli aquilani, all'aquilanità.
Daniela Colaianni
Si apre il sipario, i velluti rossi indietreggiano, il teatro è gremito per la peculiarità del tema trattato ed i personaggi diretti da Franco Villani tuonano: "Sindaco, sindaco..." in un intreccio sapientemente costruito come in un canto a due voci o come in un brano per pianoforte a quattro mani.
L'apparente immediatezza dello scambio semplicistico di battute tipico della commedia teatrale si intreccia in una sapiente ma non saccente, fluida e leggiadra narrazione storica che mette in luce conoscenze e amori di ricerca, rari.
La facilità di lettura, resa tale soltanto da chi possiede appieno il sapere, è il vero dono che l'autore fa all'Aquila, agli aquilani, all'aquilanità.
Daniela Colaianni