Terremoto: Domani Presentazione del Libro di De Nicola
da Agenzia Agi, 5 ottobre 2009
(AGI) - L’Aquila, 5 ott.- Un racconto sofferto, una raccolta delle storie di vita terremotata degli aquilani; un racconto dei fatti crudi ma veri da loro vissuti nei sei mesi successi alla tragica notte del 6 aprile 2009. Ma è anche la storia di quello che ha vissuto la città, insomma un testo che vuole inviare a tutti un messaggio di speranza.
Ha per titolo “Il nostro terremoto”, l’ultimo libro scritto da Angelo De Nicola, giornalista de “Il Messaggero”, presentato oggi alla stampa. «E’ la storia che in 23 secondi ha ridotto in macerie la città capoluogo di regione - ha detto De Nicola - ma che di sicuro non ha fatto i conti con il concetto di aquilanitas che i veri abitanti di questo territorio conoscono molto bene. Dal 6 aprile - ha proseguito il caposervizio del Messaggero - ho iniziato a scrivere sul mio giornale il “Diario di un terremotato”, e tutte le puntate di questa sorta di racconto quotidiano della tragedia fanno parte integrante del libro, insieme a tutte le più belle lettere che sono giunte alla nostra redazione sull’argomento terremoto. Insieme a questi due passaggi fondamentali che vogliono fissare le emozioni della nostra tragedia, - ha detto De Nicola - c’è un saggio aggiuntivo dell’avvocato Attilio Cecchini che rivista il concetto dell’Aquilanitas di cui aveva scritto in un famoso saggio del 1972».
Sulla copertina del volume, realizzato in circa 300 pagine dall’editrice “One Group Edizioni”, è stampato un murales realizzato dal famoso artista aquilano Stefano Ianni, ma rivisitato per il libro. Un’aquila con la data del 6 aprile ma anzichè riportare la scritta “Risorgeremo” è stata stampata la dicitura “Jemo ’nnanzi”, in dialetto aquilano (andiamo avanti) e questa espressione - ha concluso De Nicola - è proprio il grido di battaglia che ogni giorni deve accompagnare i cittadini aquilani, mettiamo un punto e andiamo avanti».
L’autore ha annunciato che il libro verrà presentato con una formula “singolare” domani alle 17.30 presso l’auditorium della Carispaq.
(AGI) Cli/Plt
(AGI) - L’Aquila, 5 ott.- Un racconto sofferto, una raccolta delle storie di vita terremotata degli aquilani; un racconto dei fatti crudi ma veri da loro vissuti nei sei mesi successi alla tragica notte del 6 aprile 2009. Ma è anche la storia di quello che ha vissuto la città, insomma un testo che vuole inviare a tutti un messaggio di speranza.
Ha per titolo “Il nostro terremoto”, l’ultimo libro scritto da Angelo De Nicola, giornalista de “Il Messaggero”, presentato oggi alla stampa. «E’ la storia che in 23 secondi ha ridotto in macerie la città capoluogo di regione - ha detto De Nicola - ma che di sicuro non ha fatto i conti con il concetto di aquilanitas che i veri abitanti di questo territorio conoscono molto bene. Dal 6 aprile - ha proseguito il caposervizio del Messaggero - ho iniziato a scrivere sul mio giornale il “Diario di un terremotato”, e tutte le puntate di questa sorta di racconto quotidiano della tragedia fanno parte integrante del libro, insieme a tutte le più belle lettere che sono giunte alla nostra redazione sull’argomento terremoto. Insieme a questi due passaggi fondamentali che vogliono fissare le emozioni della nostra tragedia, - ha detto De Nicola - c’è un saggio aggiuntivo dell’avvocato Attilio Cecchini che rivista il concetto dell’Aquilanitas di cui aveva scritto in un famoso saggio del 1972».
Sulla copertina del volume, realizzato in circa 300 pagine dall’editrice “One Group Edizioni”, è stampato un murales realizzato dal famoso artista aquilano Stefano Ianni, ma rivisitato per il libro. Un’aquila con la data del 6 aprile ma anzichè riportare la scritta “Risorgeremo” è stata stampata la dicitura “Jemo ’nnanzi”, in dialetto aquilano (andiamo avanti) e questa espressione - ha concluso De Nicola - è proprio il grido di battaglia che ogni giorni deve accompagnare i cittadini aquilani, mettiamo un punto e andiamo avanti».
L’autore ha annunciato che il libro verrà presentato con una formula “singolare” domani alle 17.30 presso l’auditorium della Carispaq.
(AGI) Cli/Plt