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"L'Aquila Ha Bruciato i Tempi Rispetto agli Altri Terremoti"

Intervento a Torino di Marchetti sulla Ricostruzione Durante la Presentazione del Libro di De Nicola

Il mito di Celestino
(UFFICIO STAMPA SGE) Torino 4 novembre 2011 – «Celestino è un elemento della cultura italiana, un esempio di come può essere compreso un popolo e un momento storico». Intervenuto a Torino alla presentazione del libro “Il Mito di Celestino” del giornalista e scrittore aquilano, Angelo De Nicola, il vice Commissario Luciano Marchetti ha parlato della figura di Papa Celestino V per la città dell’Aquila.

«Celestino ha regalato a L’Aquila - dice Marchetti - la Perdonanza, un Giubileo ante – litteram fonte di un’energia per il territorio che la proietta e la identifica a livello nazionale. Ha saputo fare molto per la sua città che lo ricorda e commemora con una manifestazione antichissima. Io sono un trapiantato – prosegue Marchetti - ma il “mito” di Celestino per richiamare il titolo del libro che presentiamo oggi ha contagiato anche me. Una delle prime cose fatte a L’Aquila – ricorda - è stato l’intervento nella Basilica di Collemaggio, luogo che ospita le spoglie di Celestino V appunto, rinvenute in un perfetto stato nonostante i crolli e, subito trasportate nell’altare maggiore».

E poi un accenno sulla ricostruzione: «Molto spesso ricordo agli aquilani, che oggi sono preoccupati per i tempi della ricostruzione, che la Chiesa delle Anime Sante fu inaugurata 80 anni dopo aver subito il terremoto 700. Sono drammi che hanno tempi molto dilatati. In Friuli, molte cose si stanno ultimando adesso, così come in Umbria. E sono eventi diversi – chiude - meno devastanti di quello subito dalla città dell’Aquila che già con l’imponente lavoro di messa in sicurezza ha bruciato i tempi rispetto agli altri terremoti».

Funzione Comunicazione SGE




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