UN ”PESCE D'APRILE” SUL "FRIZZO" DI 95 ANNI FA
di Vincenzo Battista
da Il Messaggero Abruzzo 2 aprile 2006
Come apparso ieri sul Messaggero nell'articolo sulle statue da ”rivestire” dedicato al primo di aprile, 95 anni fa toccò invece al settimanale di punta della stampa satirica aquilana ”Il Frizzo” pubblicare (primo aprile 1911), a firma di un enigmatico biografo ”Mbroccacentro”, un pezzo a tutta pagina dal titolo ”I Quattro Protettori”: un ”ritratto” particolare di alcuni personaggi illustri, e al centro del giornale un regalo per gli abbonati: un ”pesce originale”, da esporre.
L'articolo ha inizio con San Bernardino. «Segni particolari: l'indice in aria, che vuole indicare agli aquilani: abitualmente fate 99 minchionerie: ne manca una per cento! Un sindaco, capo e protettore degli interessi cittadini non può chiamarsi che Bernardino, e Bernardino non può che essere Marinucci. Siccome egli abita in via Campo di Fossa, i perfidi avversari, per mischiare le carte, pretendono ch'egli non possa rappresentare, caso mai che il Beato Bernardino da Fossa: ma che, non facciamo i furbi. Egli rappresenta il vero protettore, San. Bernardino da Siena. Perché egli viene da Sassa, e per pignatte, due sono in città celebri in Italia: Siena e Sassa...».
Poi l'articolo passa ad illustrare Sant'Emidio. «Occupazione particolare: mantener dritta la baracca municipale. Ecco: io dico baracca e non palazzo perché le baracche, si sa, resistono meglio contro i terremoti... monarchici. Il secondo protettore quindi è, seriamente parlando, se non direi Mimì, Emidio Lopardi. O Santo protettore, noi ti raccomandiamo la Commissione edilizia (per questa il cotone sta più sotto) ma ti raccomandiamo le case popolari; di non cancellare le Cancelle, anzi di scancellarle per farne uso di mercato coperto...».
Continua poi con Sant'Equizio. «La Faccenda, per sostenere la tesi, comincia veramente ad imbrogliarsi. Ma non facciamo vedere al pubblico. È Orazio o Chiarizia? Procediamo per divisione, ché qualche cosa si raccapezza. Per la desinenza ci siamo: zio, zia, se non è femmina è maschio, e per gli avvocati è lo stesso. Equi e Chiari sono vocaboli equivalenti chiaramente l'equità e la chiarezza sono sempre di conserva, anche negli spaghetti al sugo. Quindi Equizio potrebbe essere Chiarizia...».
Infine, l'articolo, ”rappresenta” San Massimo. «Ecco: c'è don Ciccio Donatelli, alle molte sue gioie, ha aggiunti i numerosi guai di tutti. Inoltre, dei padri costritti il più vicino a San Massimo è lui, la palma del martirio non può spettare che a lui, perché, siamo sinceri, è la sentinella avanzata della P.U., i macellai poi, non lo gitterebbero giù dalla rupe, ma lo venderebbero volentieri ad una tariffa metà di quella portata dall'assise quindi il rappresentante di Massimo, è il viciniore martire Donatelli...».
(Vai alla sezione "Pesci d'Aprile")
da Il Messaggero Abruzzo 2 aprile 2006
Come apparso ieri sul Messaggero nell'articolo sulle statue da ”rivestire” dedicato al primo di aprile, 95 anni fa toccò invece al settimanale di punta della stampa satirica aquilana ”Il Frizzo” pubblicare (primo aprile 1911), a firma di un enigmatico biografo ”Mbroccacentro”, un pezzo a tutta pagina dal titolo ”I Quattro Protettori”: un ”ritratto” particolare di alcuni personaggi illustri, e al centro del giornale un regalo per gli abbonati: un ”pesce originale”, da esporre.
L'articolo ha inizio con San Bernardino. «Segni particolari: l'indice in aria, che vuole indicare agli aquilani: abitualmente fate 99 minchionerie: ne manca una per cento! Un sindaco, capo e protettore degli interessi cittadini non può chiamarsi che Bernardino, e Bernardino non può che essere Marinucci. Siccome egli abita in via Campo di Fossa, i perfidi avversari, per mischiare le carte, pretendono ch'egli non possa rappresentare, caso mai che il Beato Bernardino da Fossa: ma che, non facciamo i furbi. Egli rappresenta il vero protettore, San. Bernardino da Siena. Perché egli viene da Sassa, e per pignatte, due sono in città celebri in Italia: Siena e Sassa...».
Poi l'articolo passa ad illustrare Sant'Emidio. «Occupazione particolare: mantener dritta la baracca municipale. Ecco: io dico baracca e non palazzo perché le baracche, si sa, resistono meglio contro i terremoti... monarchici. Il secondo protettore quindi è, seriamente parlando, se non direi Mimì, Emidio Lopardi. O Santo protettore, noi ti raccomandiamo la Commissione edilizia (per questa il cotone sta più sotto) ma ti raccomandiamo le case popolari; di non cancellare le Cancelle, anzi di scancellarle per farne uso di mercato coperto...».
Continua poi con Sant'Equizio. «La Faccenda, per sostenere la tesi, comincia veramente ad imbrogliarsi. Ma non facciamo vedere al pubblico. È Orazio o Chiarizia? Procediamo per divisione, ché qualche cosa si raccapezza. Per la desinenza ci siamo: zio, zia, se non è femmina è maschio, e per gli avvocati è lo stesso. Equi e Chiari sono vocaboli equivalenti chiaramente l'equità e la chiarezza sono sempre di conserva, anche negli spaghetti al sugo. Quindi Equizio potrebbe essere Chiarizia...».
Infine, l'articolo, ”rappresenta” San Massimo. «Ecco: c'è don Ciccio Donatelli, alle molte sue gioie, ha aggiunti i numerosi guai di tutti. Inoltre, dei padri costritti il più vicino a San Massimo è lui, la palma del martirio non può spettare che a lui, perché, siamo sinceri, è la sentinella avanzata della P.U., i macellai poi, non lo gitterebbero giù dalla rupe, ma lo venderebbero volentieri ad una tariffa metà di quella portata dall'assise quindi il rappresentante di Massimo, è il viciniore martire Donatelli...».
Vincenzo Battista
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