De Nicola: Cialente Chiarisca la sua Posizione
L'Aquila, 25 aprile - Angelo De Nicola, candidato sindaco del Polo dei Moderati, dichiara:
"Apprendiamo con stupore dagli organi di informazione che il candidato sindaco del centrosinistra, Massimo Cialente, non ha partecipato alla riunione, che si è svolta a Pescara, dei delegati, militanti e simpatizzanti del nuovo corso politico di Fabio Mussi che, come è noto, non ha aderito al nascente Partito Democratico ed è in procinto di dar vita ad un nuovo partito fortemente connotato a sinistra. A quanto riportato dalla stampa, Cialente ha detto che il per momento non parteciperà alle riunioni della mozione Mussi, "volendo rimanere il candidato unitario di tutta l'Unione". Dichiarazione che contrasta con quanto riportato stamane dal Corriere della Sera che, in una tabella, pone con evidenza l'onorevole aquilano tra i mussiani di ferro".
"E' arrivato il momento- insiste De Nicola- che Cialente chiarisca le proprie intenzioni dinanzi agli elettori e agli altri partner della coalizione, soprattutto alla luce dell'importante momento di transizione e cambiamento della Sinistra italiana. Se sta con Mussi, corrente nella quale è stato eletto parlamentare alle scorse Politiche, perché non lo dice chiaramente? E' preoccupato forse di non rappresentare più la coalizione ma solo una piccolissima parte di essa, connotata fortemente a sinistra? O forse è in procinto di aderire al futuro Partito Democratico?
Crediamo che gli elettori aquilani abbiano il diritto di sapere da che parte sta chi si propone quale sindaco: se dalla parte del primo partito della coalizione (e del futuro Partito Democratico, i Ds) o, al contrario, da quella di una nuova forza politica che andrà a confrontarsi con l'ala radicale del centrosinistra, cioè con Pdci, Sdi, Rifondazione Comunista e Verdi".
"Il problema non è soltanto la coerenza di Cialente - conclude De Nicola - ma anche l'atteggiamento degli altri partiti della coalizione. Perché quest'ultimi non aprono il dibattito su questa "spinosa" questione politica che riguarda il loro candidato sindaco apparentemente "unitario"? Perché vige il silenzio più assoluto, soprattutto dalle forze centriste e moderate dello schieramento come Margherita, Udeur e Italia dei Valori? Tutte domande che in questi giorni si stanno ponendo, purtroppo senza trovare risposta, tanti elettori dell'Unione più impegnata, evidentemente, ad ingaggiare "cavalli" dal centrodestra con cui infarcire le liste".
"Apprendiamo con stupore dagli organi di informazione che il candidato sindaco del centrosinistra, Massimo Cialente, non ha partecipato alla riunione, che si è svolta a Pescara, dei delegati, militanti e simpatizzanti del nuovo corso politico di Fabio Mussi che, come è noto, non ha aderito al nascente Partito Democratico ed è in procinto di dar vita ad un nuovo partito fortemente connotato a sinistra. A quanto riportato dalla stampa, Cialente ha detto che il per momento non parteciperà alle riunioni della mozione Mussi, "volendo rimanere il candidato unitario di tutta l'Unione". Dichiarazione che contrasta con quanto riportato stamane dal Corriere della Sera che, in una tabella, pone con evidenza l'onorevole aquilano tra i mussiani di ferro".
"E' arrivato il momento- insiste De Nicola- che Cialente chiarisca le proprie intenzioni dinanzi agli elettori e agli altri partner della coalizione, soprattutto alla luce dell'importante momento di transizione e cambiamento della Sinistra italiana. Se sta con Mussi, corrente nella quale è stato eletto parlamentare alle scorse Politiche, perché non lo dice chiaramente? E' preoccupato forse di non rappresentare più la coalizione ma solo una piccolissima parte di essa, connotata fortemente a sinistra? O forse è in procinto di aderire al futuro Partito Democratico?
Crediamo che gli elettori aquilani abbiano il diritto di sapere da che parte sta chi si propone quale sindaco: se dalla parte del primo partito della coalizione (e del futuro Partito Democratico, i Ds) o, al contrario, da quella di una nuova forza politica che andrà a confrontarsi con l'ala radicale del centrosinistra, cioè con Pdci, Sdi, Rifondazione Comunista e Verdi".
"Il problema non è soltanto la coerenza di Cialente - conclude De Nicola - ma anche l'atteggiamento degli altri partiti della coalizione. Perché quest'ultimi non aprono il dibattito su questa "spinosa" questione politica che riguarda il loro candidato sindaco apparentemente "unitario"? Perché vige il silenzio più assoluto, soprattutto dalle forze centriste e moderate dello schieramento come Margherita, Udeur e Italia dei Valori? Tutte domande che in questi giorni si stanno ponendo, purtroppo senza trovare risposta, tanti elettori dell'Unione più impegnata, evidentemente, ad ingaggiare "cavalli" dal centrodestra con cui infarcire le liste".
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