39. TRA L’ERGASTOLO E LA SPERANZA – 20. 11. 1991
Da una parte la condanna all’ergastolo inflitta nel nome del popolo italiano: dall’altra una rinnovata agguerrita difesa che propone l’ “azzeramento”: collaudo complesso per il processo d’Assise di secondo grado che è ancora “in rodaggio” perché sotto il vigore del nuovo codice sono stati celebrati finora pochissimi processi d’Appello.
Non solo.
Da una parte una famiglia distrutta nel tentativo di difendersi pur avendo certamente in casa l’omicida; dall’altra una famiglia distrutta per aver perduto una bambina di appena 7 anni che pretende giustizia; in mezzo feroci polemiche per gli errori, voluti e non, che hanno lasciato parecchie zone d’ombra. Un arduo compito attende i giudici della Corte d’Assise d’Appello chiamati a riesaminare il delitto di Balsorano. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 38
38. «DIMENTICARE E’ IMPOSSIBILE, TANTOMENO PERDONARE» – 19. 11. 1991
«E va bene… Va bene, accetto di parlare con lei. Ma per favore non venga a casa mia. Non abbiamo mai ricevuto giornalisti nella nostra nuova casa di Avezzano e non faccio eccezioni».
Dopo tante insistenze, alla fine Giuseppe Capoccitti s’è lasciato convincere a fare quattro chiacchiere col cronista alla vigilia del processo di secondo grado. Era contrario, restio, non voleva: «Non ho bisogno di pubblicità – dice -, né di recitare per forza il ruolo strappalacrime del padre della piccola Cristina, né di fare il protagonista a tutti i costi. Cosa vuole che possa dire il padre di una bellissima bambina che non c’è più perché è stata assassinata? Me lo dica lei: cosa posso dire?». …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 37
37. NEPPURE IL PARROCO DON MARIO VUOLE PERDONARE – 17. 11. 1991
Mancano tre giorni al processo d’appello a Michele Perruzza. L’atmosfera è già incandescente anche perché è stata surriscaldata da un’estate di polemiche avviate in particolare dalla pubblicazione di un libro-inchiesta sul delitto che ha innescato l’intervento dell’Avi (Associazione vittime dell’ingiustizia).
Tale associazione ha avanzato notevoli perplessità sull’operato della magistratura nel caso di Balsorano presentando anche una dettagliata interrogazione parlamentare al Ministro di Grazia e giustizia (rimasta senza risposta). …
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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 36
36. «QUEL PROCESSO E’ NULLO» – 21. 5. 1991
Se si vuol provare a cancellare i dubbi e gli scrupoli che il processo per l’omicidio di Balsorano non è riuscito a fugare, occorre ricominciare da capo.
O quantomeno occorre guardare la vicenda processuale da un’altra prospettiva, senza paraocchi di sorta, al fine di analizzare la sola alternativa possibile, quella del figlio tredicenne, a Michele Perruzza condannato all’ergastolo.
E’ questa la sintesi delle 26 pagine dei “motivi d’appello” depositati ieri in cancelleria dai due nuovi avvocati di Perruzza (ad Antonio De Vita s’è aggiunto il penalista aquilano Attilio Cecchini). …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 35
35. MICHELE PERRUZZA CAMBIA DIFENSORE- 15. 4. 1991
Leonardo Casciere e Domenico Buccini non sono più i difensori di Michele Perruzza. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo che l’8 aprile scorso è stata depositata la sentenza con la quale la Corte d’Assise dell’Aquila ha condannato all’ergastolo Michele Perruzza. Maria Giuseppa Capoccitti, moglie di Michele Perruzza, ha testualmente dichiarato di aver eseguito puntualmente quello che le ha chiesto, dal carcere, suo marito. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 34
34. LA SENTENZA: DAL DNA LA PROVA DELL’ERGASTOLO – 12. 4. 1991
Il test sul Dna è stata la prova “regina” nel processo di primo grado per l’”omicidio di Balsorano”. Le analisi di laboratorio sulle tracce di sangue e su alcuni capelli sono state infatti decisive per giustificare la condanna all’ergastolo di Michele Perruzza.
Sono queste le “motivazioni” della sentenza di condanna al carcere a vita, emessa il 15 marzo scorso dalla Corte d’Assise dell’Aquila. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 33
33. FESTA PER UN ERGASTOLO – 18. 3. 1991
Se l’ergastolo sostituisce la pena di morte, la lama della ghigliottina sul collo di Michele Perruzza l’ha fatta scendere l’applauso che, venerdì mattina nell’aula della Corte d’Assise dell’Aquila, ha salutato la sua condanna.
Anzi, la leva della sedia elettrica è stata abbassata nella serata di venerdì a Case Castella, quando il borgo ha festeggiato con mortaretti e qualche fuoco d’artificio la condanna a morte del “mostro di Balsorano”. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 32
32. PERRUZZA, OGGI LA SENTENZA – 15. 3. 1991
A 198 giorni da quell’alba di fine agosto quando una bimba scomparsa venne trovata nuda dentro un fosso in un borgo della Valle Roveto, oggi la Giustizia darà una risposta a questo brutale assassinio.
Oggi, a meno di un colpo di scena dell’ultimo momento, è prevista la sentenza della Corte d’Assise dell’Aquila che deciderà la sorte di Michele Perruzza per il quale il Pm ha chiesto l’ergastolo e la difesa l’assoluzione. …
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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 30
30. IL PM DECISO: IL MOSTRO E’ LUI -13. 3. 1991
Proprio nel giorno che ha più fruttato alla difesa, è arrivata la durissima requisitoria del Pm che ha azzittito tutti con la sua ricostruzione dei fatti e la sua richiesta finale su cui si è chiusa la quinta udienza del processo Perruzza. «Condannate all’ergastolo questo mostro – ha concluso il Pm Mario Pinelli – che ha agito per schifosi fini sessuali. Cristina aveva solo 7 anni…».
Ergastolo. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 29
29. PERRUZZA FA FELICE IL PM – 12. 3. 1991
Il Pubblico ministero Mario Pinelli risponde soddisfatto alla domanda del cronista di stilare un bilancio della quarta udienza del “Processo Perruzza”. Dice: «Quattro a zero… ». La battuta riflette la grinta e la tensione di un giovane magistrato che mostra di “vivere” con intensità non comune un processo importante e sintetizza la giornata di ieri nell’aula della Corte d’Assise dell’Aquila in cui si è più volte riusciti a sorridere (mentre si cerca la verità sulla triste vicenda di Cristina, una bimba di 7 anni strozzata e trovata nuda dentro un fosso). …