91. PERRUZZA IN TV – 11. 2. 1998
Un faccione sincero. Questa impressione è riuscito a dare l’altra sera in Tv Michele Perruzza nella sua prima ed unica intervista “completa” (finora aveva infatti parlato a spezzoni tra una pausa e l’altra dei processi) nell’ambito della serie di Rai3 “Storie maledette”. In un’ora di intervista alla nota giornalista Franca Leosini (che, con scrupolo, non si è perduta un’udienza del processo- satellite di Sulmona) non sono emerse novità, ma certo ha colpito molto la ricostruzione che Perruzza, per la prima volta, ha potuto fare di una storia più che maledetta. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 90
90. TARQUINI NON RACCOGLIE L’APPELLO -24. 1. 1998
Michele Perruzza non sarà scarcerato in tempi brevi. Questa, almeno, è la conseguenza delle dichiarazioni rese alla stampa dal Procuratore generale espresso la Corte d’Appello dell’Aquila, Bruno Tarquini.
Ovvero del magistrato che, per uno scherzo del destino, per la seconda volta ha tra le mani la “vita” del muratore di Balsorano. Fu infatti Tarquini, a presiedere la Corte d’Assise d’Appello che sei anni fa, il 29 gennaio ’92, confermò la condanna all’ergastolo per Perruzza. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 89
89. PERRUZZA VINCE ANCORA E SPERA NELLA LIBERTA’ – 23. 1. 1998
Niente superperizia: è fin troppo chiara quella che è stata fatta. Come era accaduto nel processo principale, quando la contestatissima perizia d’ufficio sul Dna (quella che attribuiva il sangue trovato sul paio di slip dell’assassino alla vittima) divenne “prova regina” contro il presunto mostro Michele Perruzza, così la perizia d’ufficio sul Dna (quella sugli slip che scagiona il muratore) di questo processo-satellite diventa “prova regina” a favore del presunto innocente Michele Perruzza. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 88
88. IL RETROSCENA – 22. 1. 1998
Se finora nell’immaginario collettivo Mauro era sempre stato il sospettato numero uno nonostante la condanna all’ergastolo del padre, ora, alla luce dei risultati della perizia sul Dna, i sospetti per molti sono diventati certezze.
In particolare per la difesa del muratore che, da tempo, ha puntato esplicitamente l’indice sul ragazzino pur sostenendo che «non si trattò di un assassinio, ma di un “gioco” tra bambini finito male». …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 87
87. PERRUZZA, LA SPERANZA DI UN NUOVO PROCESSO – 22. 1. 19982
«Mi hanno sputato in faccia per sette anni: ecco il mostro. E ora tutti mi coccolano. Lasciatemi in pace: non ci sto con la testa. Una sola cosa voglio dire: Mauro, per favore, ti imploro: dì tutto quello che sai».
Michele Perruzza in lacrime, l’altro ieri sembrava davvero un personaggio siloniano, «del tutto in sintonia -per stare al paragone caro ad uno dei legali del muratore, l’avvocato Attilio Cecchini – con la tradizione marsicana ed abruzzese del cafone che, bistrattato e vilipeso, quasi ”ucciso”, alla fine si prende la sua rivincita». …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 86
86. MAURO MENTI’: ERA BUIO E NON POTEVA VEDERE – 8. 10. 1997
La verità, forse, è vicina. O almeno, la Giustizia sta facendo del tutto (riempiendo le lacune che tre gradi di giudizio non sono riusciti a colmare) per arrivare a capire chi è l’assassino del delitto di Balsorano.
La verità sul maledetto dubbio (il padre o il figlio?) potrebbe arrivare finalmente dall’esito della perizia sul Dna, richiesta dalla difesa di Michele Perruzza e concessa ieri mattina dal Tribunale di Sulmona, davanti al quale si sta celebrando un processo- satellite che è diventato l’ultima spiaggia per riaprire il procedimento principale. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 85
85. UN PARTICOLARE SBUGIARDA MAURO -26. 8. 1997
Un’auto, una Renault 5 bianca, potrebbe segnare una clamorosa svolta nel caso del delitto di Balsorano.
Anzi, un particolare apparentemente di secondo piano a cui pochi avevano dato importanza, rischia da un lato scardinare tre gradi di giudizio che, con sentenza definitiva, hanno portato alla condanna all’ergastolo di Perruzza e, dall’altro, di concentrare ancora di più i sospetti sul figlio del muratore, Mauro, all’epoca del fatto tredicenne.
L’auto, la Renault 5 bianca di un abitante di Case Castella, è quella che Mauro disse di aver visto, sempre da sopra il famoso capanno, passare lungo la strada provinciale nel momento in cui il padre uccideva Cristina. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 84
84. IL PADRE DI CRISTINA: «LA VERITA’ E’ SCRITTA» – 2. 7. 1997
Per tutta la durata dell’udienza di ieri ha preso freneticamente appunti. Giuseppe Capoccitti, il padre della piccola Cristina, ieri non ha perduto una battuta. Appena arrivato ha chiesto di incontrare il presidente Bonavitacola: «Gli ho scritto una lettera- ha detto-, mi sembrava giusto presentarmi».
Ma Bonavitacola, aprendo l’udienza, ha deciso di acquisire agli atti la lettera (un durissimo atto di accusa contro Michele Perruzza) senza però leggerla, giudicandola presentata «da una parte estranea al processo». …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 83
83. DUE PERIZIE PER RISOLVERE IL GIALLO -2. 7. 1997
Non è un caso, forse, che la definitiva soluzione del giallo del delitto di Balsorano sia affidata ad un paio di mutande. Un paio di slip “sporchi”, rinvenuto in un sottotetto ma soprattutto trovati macchiati di sangue (risultato, alla prova del Dna, appartenente alla piccola vittima Cristina Capoccitti), che sarà riesumato dall’archivio del Tribunale dell’Aquila dove erano destinati a restare per sempre vista la condanna all’ergastolo (diventata definitiva dopo tre gradi di giudizio), subita da Michele Perruzza. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 81
81. CASO PERRUZZA, PROCESSO ALLE INDAGINI – 14. 6. 1997
La legge è uguale per tutti, anche per Michele Perruzza. Il muratore che per la Giustizia è il “mostro di Balsorano” visto che la sua condanna all’ergastolo (per omicidio a scopo di atti di libidine) è diventata definitiva dopo tre gradi di giudizio, sta finalmente subendo un processo giusto.
È questo il bilancio dopo le prime, intensissime, udienze davanti al Tribunale di Sulmona che, nella forma, sta celebrando un “processo satellite” rispetto a quello principale per l’omicidio ma, nella sostanza, sta “rivisitando” l’intera vicenda.
Proprio quello che sperava la difesa di Perruzza che gioca l’ultima carta per tentare la difficile strada della “revisione” del procedimento principale. …