Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 20

Maria Giuseppa Capocitti, moglie di Michele Perruzza e zia di Cristina

20. PERRUZZA, LA DIFESA SBANDA – 3. 11. 1990
A sette giorni dalla decisiva udienza preliminare, Michele Perruzza si ritrova con un nuovo difensore. Come era nell’aria da qualche giorno, gli avvocati Mario e Carlo Maccallini che lo avevano assistito dal momento dell’arresto, hanno ieri rimesso il mandato comunicando la loro decisione alla famiglia Perruzza e al Tribunale, nonché alla stampa con un fax di poche righe: «Nel ribadire la piena fiducia riposta da me e da mio figlio Carlo – si legge nella nota firmata da Mario Maccallini- nelle dichiarazioni di innocenza di Michele Perruzza, debbo comunicare che la nomina non concordata di un nuovo difensore non corrisponde alla visione che del processo ha lo studio Maccallini. Mi vedo, quindi, costretto a rinunciare al mandato difensivo anche al fine di tutelare la indipendenza decisionale». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 19

Michele Perruzza

19. IN MILLE PAGINE LE ACCUSE A MICHELE – 7. 11. 1990
Michele Perruzza potrebbe comparire davanti alla Corte d’Assise prima della fine dell’anno. Con la richiesta di rinvio a giudizio del muratore in carcere da 72 giorni, depositata ieri dal Pm, il sostituto Mario Pinelli, i tempi per la celebrazione del processo potrebbero accelerarsi. In ogni caso passeranno almeno una quarantina di giorni, poiché vanno rispettati alcuni tempi tecnici: il Gup dovrebbe concedere almeno dieci giorni alla difesa prima di fissare l’udienza preliminare (per la quale già si parlerebbe del 20 novembre) e un altro mese dovrebbe poi trascorrere prima del dibattimento all’Aquila, nel quale Perruzza rischia l’ergastolo. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 18

L’avvocato Leonardo Casciere

18. CONFESSO’ PERCHE’ CONFUSO – 3. 11. 1990
Era un adempimento forse troppo importante ed urgente per essere rinviato. Come invece si era temuto, non è saltato ieri mattina l’interrogatorio di M. P., il tredicenne figlio di Michele Perruzza. Il ragazzino era stato “invitato a presentarsi” quale “indagato” dal Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori dell’Aquila: «Un fatto tecnico necessario per chiudere il fascicolo che avevamo aperto il 26 agosto scorso per la confessione, poi ritrattata, del ragazzino». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 17

Il magistrato Giansaverio Cappa, all’epoca dei fatti sostituto procuratore presso la Procura dei minori dell’Aquila

17. «IL FIGLIO NON E’ ACCUSATO» – 2. 11. 1990
E’ destinato a saltare l’attesissimo interrogatorio previsto per stamattina al figlio tredicenne di Michele Perruzza. Sembra infatti che ci sia qualche “vizio” procedurale: l’”invito a presentarsi” firmato dal Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori dell’Aquila, Giansaverio Cappa, in cui si ipotizza per il ragazzino il reato di omicidio volontario, sarebbe stato notificato in ritardo. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 16

16. RISPUNTA IL CUGINO – 1. 11. 1990
Mentre tutti ormai attendevano soltanto la richiesta di rinvio a giudizio per Michele Perruzza con l’accusa di aver assassinato la nipotina, è arrivato un altro colpo di scena, l’ennesimo dell’omicidio di Balsorano.
Come il muratore in carcere da 66 giorni, ora anche il figlio tredicenne è infatti “indagato” per l’omicidio volontario della bimba. Così ora sono due le inchieste per accertare chi assassinò e gettò in un fosso la povera Cristina, 7 anni appena, nella serata del 23 agosto. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 15

Simonetta Cesaroni, la segretaria uccisa da 29 coltellate il 7 agosto 1990 in uno stabile di via Poma, a Roma

15. STESSI PERITI PER I DELITTI DELL’ESTATE – 17. 10. 1990
Le due vicende, quella dell’uccisione della giovane segretaria di via Poma a Roma e l’assassinio della piccola Cristina a Balsorano, si sono intrecciate spesso. Un po’ perché sono i due delitti della “calda” estate 1990 che hanno forse maggiormente sconvolto (e morbosamente appassionato) l’opinione pubblica, ma soprattutto perché si sono accavallate e confrontate le applicazioni delle nuovissime procedure e dei nuovi metodi: indagini investigative, incidenti probatori, Gip, Tribunale della Libertà e, soprattutto, l’ormai famoso esame del Dna. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 14

La finestrella del bagno di casa Perruzza a Case Castella: sulle tegole del controtetto venne trovato dagli inquirenti il paio di slip, poi risultato macchiato del sangue della vittima

14. TEMPI RAPIDI PER IL PROCESSO: A NOVEMBRE IN ASSISE – 17. 10. 1990
Se i risultati delle analisi della Criminalpol per conto dell’accusa, e perciò solo di parte, già aggravavano pesantemente su Michele Perruzza, le conclusioni della perizia d’ufficio rendono ancora più buio il futuro per il muratore in carcere dal 26 agosto scorso con l’accusa di essere il “mostro”. La perizia d’ufficio ha infatti dato corpo e sostanza, e con maggiore precisione rispetto alle risposte date dalla Criminalpol, ad alcuni degli indizi di maggior valenza a disposizione del Pubblico ministero. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 13

Gli avvocati Antonio Milo e, a destra, Carlo Maccallini

13.NUOVO “NO” PER LA DIFESA – 13. 10. 1990
«Si stringe il cerchio: ora speriamo che finisca questa sceneggiata montata sul
brutale assassinio di una bimba di 7 anni gettata in un fosso che troppi stanno
dimenticando». L’avvocato Giancarlo Paris che è stato nominato (insieme con il
collega Antonio Milo) dalla famiglia della piccola Cristina quale “parte offesa”, ha appena appreso la decisione del Tribunale della Libertà dell’Aquila che ha rigettato l’istanza di scarcerazione di Michele Perruzza. «Anche per i giudici aquilani ci sono gravi indizi – commenta il legale all’uscita del Palazzo di Giustizia aquilano nella tarda mattinata di ieri – non vediamo, perciò, quale utilità possano avere certe mosse a sorpresa, come la richiesta della difesa di ripetere l’autopsia». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 12

Il giudice Antonio Villani, indimenticato Presidente del Tribunale dell’Aquila, scomparso nel 2006

12.NUOVI DUBBI DALLE ANALISI – 11. 10. 1990
E’ una decisione sofferta quella che, forse oggi, prenderà il Tribunale della Libertà dell’Aquila chiamato a pronunciarsi se ci sono sufficienti indizi per trattenere in carcere Michele Perruzza. E’ molto probabile che già stamani i giudici aquilani (Villani presidente, Como e Pace) depositeranno l’ordinanza che ieri mattina si sono riservati, con la quale verrà o meno accolta l’istanza (già rigettata dal Gip di Avezzano) presentata dalla difesa (avvocati Carlo e Mario Maccallini) per chiedere la scarcerazione del muratore (in isolamento da 45 giorni) o quantomeno la concessione degli arresti domiciliari. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 11

Maria Giuseppa Capoccitti, zia di Cristina e moglie di Michele Perruzza

11.LO ZIO RESTA IN CARCERE – 23. 9. 1990
E’ passato un mese da quella notte del 23 agosto. Sono passati ventotto giorni dall’alba di lunedì 27 agosto, quando Michele Perruzza, zio della piccola Cristina, è finito in carcere con l’accusa di essere il bruto. Dove il quarantenne muratore dovrà restare. Ieri pomeriggio il Gip ha infatti notificato la sua (repentina) decisione di rigetto dell’istanza di scarcerazione presentata giovedì scorso dalla difesa (gli avvocati Carlo e Mario Maccallini). Per il giudice Rossi esiste il pericolo di inquinamento delle prove e gli indizi sono sufficienti per mantenere la misura di custodia cautelare. …

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