Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 93

Mauro Perruzza e la madre, Maria Giuseppa Capoccitti

93. «IL DNA, LA PROVA CHE MI SCAGIONA» – 25. 2. 1998
Manco a dirlo, il finimondo è scoppiato in un momento decisivo. Come è ormai tradizione, il caso del delitto di Balsorano, proprio alla vigilia di una svolta (l’attesa sentenza di dopodomani del Tribunale di Sulmona) fa registrare un clamoroso colpo di scena.
Un colpo di scena in quella sorta di “processo” sui mass-media che ha sempre proceduto parallelamente alla vicenda giudiziaria. E extra- giudiziaria, anche se potrebbe apparire il contrario, è la mossa (« Una manovra disperata» come l’ha bollata la difesa di Michele Perruzza) dei difensori del figlio del muratore, Mauro, che ieri hanno diffuso contemporaneamente l’esito di una singolare controperizia e di un “raffinato” memoriale del ragazzo stesso. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 89

Mauro Perruzza durante la sua drammatica testimonianza al processo di Sulmona

89. PERRUZZA VINCE ANCORA E SPERA NELLA LIBERTA’ – 23. 1. 1998
Niente superperizia: è fin troppo chiara quella che è stata fatta. Come era accaduto nel processo principale, quando la contestatissima perizia d’ufficio sul Dna (quella che attribuiva il sangue trovato sul paio di slip dell’assassino alla vittima) divenne “prova regina” contro il presunto mostro Michele Perruzza, così la perizia d’ufficio sul Dna (quella sugli slip che scagiona il muratore) di questo processo-satellite diventa “prova regina” a favore del presunto innocente Michele Perruzza. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 88

Mauro Perruzza durante il processo di Sulmona

88. IL RETROSCENA – 22. 1. 1998
Se finora nell’immaginario collettivo Mauro era sempre stato il sospettato numero uno nonostante la condanna all’ergastolo del padre, ora, alla luce dei risultati della perizia sul Dna, i sospetti per molti sono diventati certezze.
In particolare per la difesa del muratore che, da tempo, ha puntato esplicitamente l’indice sul ragazzino pur sostenendo che «non si trattò di un assassinio, ma di un “gioco” tra bambini finito male». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 85

Il capanno dal quale Mauro Perruzza ha testimoniato di aver visto il padre Michele uccidere Cristina

85. UN PARTICOLARE SBUGIARDA MAURO -26. 8. 1997
Un’auto, una Renault 5 bianca, potrebbe segnare una clamorosa svolta nel caso del delitto di Balsorano.
Anzi, un particolare apparentemente di secondo piano a cui pochi avevano dato importanza, rischia da un lato scardinare tre gradi di giudizio che, con sentenza definitiva, hanno portato alla condanna all’ergastolo di Perruzza e, dall’altro, di concentrare ancora di più i sospetti sul figlio del muratore, Mauro, all’epoca del fatto tredicenne.
L’auto, la Renault 5 bianca di un abitante di Case Castella, è quella che Mauro disse di aver visto, sempre da sopra il famoso capanno, passare lungo la strada provinciale nel momento in cui il padre uccideva Cristina. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 76

Mauro Perruzza al processo di Sulmona

76. PERRUZZA, UN LABIRINTO DI TRAPPOLE E BUGIE -10. 6. 1997
Un ragazzo che ha fatto l’eroe per salvare il padre? O un ragazzo dalla mente diabolica e deviata che ha tenuto e tiene in scacco tutti? Oppure, un bravo ragazzo travolto e distrutto da una tragedia immane?
In sette anni da quel 23 agosto 1990, si è detto e scritto a fiumi su Mauro Perruzza, figlio del ”mostro di Balsorano”, Michele. È il ragazzo il principale protagonista di questa triste storia chiusa dalla Giustizia ma ancora aperta nell’immaginario collettivo che continua a sospettare di quel ragazzino, all’epoca tredicenne. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 69

L’atto che prova l’esistenza del nastro con la confessione di Mauo e la sua successiva ritrattaziome

69. «PIETA’ PER PERRUZZA, E’ MALATO» – 18. 9. 1994
Pietà, non altre offese e ingiustizie contro Michele Perruzza. E’ quanto sta accadendo in questi giorni a Balsorano, per il muratore oggi quarantaquattrenne.
Il Segretario dell’Avi, Giacomo Fassino, vuole anzi presentare per Perruzza un’istanza di «sospensione della pena per ragioni umanitarie».
Michele è semiparalizzato nel carcere di Parma dopo l’ictus che lo ha colpito nel luglio scorso. E’ ormai ridotto ad una larva costretto sulla sedia a rotelle. Perciò, dice Fassino, «poiché nel nostro paese per fortuna non è prevista la pena di morte, lo stesso carcere, per duro che sia, non deve essere un lager dove far morire la gente». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 66

Mauro Perruzza

66. COSTRINSERO IL FIGLIO AD ACCUSARSI DELL’OMICIDIO – 27. 1. 1994
Lui, Michele Perruzza, ha già sulle spalle 1.245 giorni di duro carcere senza speranza con “fine pena: mai”; lei, la moglie Maria Giuseppa Capoccitti, pur rinunciando a chiedere il divorzio, s’è ormai rifatta una nuova vita a Sassuolo(Modena); l’altro, il figlio Mauro, quasi alla soglia della maggiore età, non è più il «cuginetto tredicenne» e frequenta l’istituto tecnico industriale in una città del Nord, ospite di un collegio di suore.
A tre anni e mezzo dall’alba del 24 agosto 1990 quando, in un boschetto di rovi a Case Castella di Balsorano, venne trovato il corpicino nudo e martoriato della piccola Cristina, ad un anno e mezzo dall’ultimo processo in Cassazione che ha confermato l’ergastolo per il quarantatreenne muratore, sono cambiate molte cose. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 48

Mauro Perruzza

48. PORTE CHIUSE, RICORDI AL SETACCIO -30. 11. 1991
Il rappresentante della Pubblica accusa, Palumbo: «Il ragazzo ha detto la verità accusando il padre». Il difensore di Perruzza, avvocato Cecchini: «Speravamo che dicesse la verità ed invece ha fornito l’ennesima versione». I legali di parte civile, Paris e Milo: «Ha confermato tutte le accuse al padre con una serenità straordinaria per un ragazzo di 14 anni». Il padre di Cristina, Giuseppe Capoccitti: «Ha confermato, anzi ha detto di più e s’è messo a piangere dopo aver spiegato che s’è autoaccusato perché voleva bene al padre». Il figlio maggiore dell’imputato, Daniele: «Mio fratello è un gran para… Ha mentito facendoci però capire che stava dicendo bugie perché è stato costretto a dire quelle cose contro papà: dal capanno che ha descritto non si vede il boschetto». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 47

Mauro Perruzza con la madre Maria Giuseppa Capoccitti

47. BALSORANO, DA SEI MESI MAURO VIVE LONTANO DAI SUOI GENITORI – 25. 11. 1991
La clamorosa riapertura del processo per il delitto di Balsorano decisa con un’ordinanza dalla Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, non è stata salutata con entusiasmo a Ridotti di Balsorano, come invece accadde il 15 marzo scorso quando Michele Perruzza venne condannato all’ergastolo. Niente applausi in aula per una vicenda che, per i troppi ed imperdonabili errori commessi, appare ancora più di prima una valle di vittime. Vittima è la piccola Cristina la quale, come dice il padre, è «ormai morta e sepolta e non può fare spettacolo in questa società dello spettacolo»; “vittima” è anche l’imputato il quale, come i suoi nuovi avvocati (Attilio Cecchini e Antonio De Vita) sono riusciti a dimostrare, non è stato difeso a dovere in primo grado perché il suo ex difensore (l’avvocato Casciere) «non doveva moralmente accettare l’incarico» per aver già assistito e fatto scagionare il figlio del muratore precludendosi così la possibilità di esplorare l’unica ipotesi alternativa di fronte alla « verità storica» che «l’assassino è in casa Perruzza»; e “vittima” è anche il figlio minore del muratore che, dopo quanto è emerso nel processo d’appello e qualunque risulterà la “verità giudiziaria”, resterà per sempre col peso di questa vicenda. .. .

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