Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 95

L’avvocato Attilio M. Cecchini con Michele Perruzza

95. «LA MIA BATTAGLIA PER PERRUZZA» – 27. 2. 1998
«Il sistema deve avere il coraggio di ammettere l’errore giudiziario che, d’altra parte, è connaturato nel processo penale che è un procedimento lungo, fatto dagli uomini che, appunto, sbagliano. Michele Perruzza, un innocente condannato all’ergastolo, non chiede vendette. Chiede che la giustizia, dal suo interno, ammettendo l’errore, faccia giustizia».
L’avvocato Attilio Cecchini, leader del collegio difensivo che assiste (gratis ed autotassandosi) Michele, scandisce le parole con gli occhi socchiusi seduto sulla poltrona del salotto della sua casa nel centro dell’Aquila dove sta lottando contro l’influenza.
Strano destino il suo. Da giovane, in Venezuela, combattè, come giornalista, per difendere gli oppressi. Oggi, al culmine di una carriera di avvocato che gli ha garantito il titolo di “maestro”, combatte per difendere dall’ergastolo un muratore di Balsorano: «Salvare Perruzza ormai è la sua vita» dicono di lui i colleghi e gli amici. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 73

L’avvocato Attilio Cecchini e il sostituto procuratore di Sulmona Aura Scarsella in un recente convegno all’Aquila

73. PERRUZZA VINCE IN CASSAZIONE – 24. 10. 1996
Potrebbe davvero riaprirsi il caso del delitto di Balsorano. Ieri, la Corte di Cassazione ha clamorosamente annullato la sentenza relativa al più importante dei processi-satellite a quello principale per il quale Michele Perruzza è stato condannato all’ergastolo.
Una decisione importantissima per la difesa poiché riapre la speranza di chiedere la revisione della condanna all’ergastolo, una possibilità riconosciuta dal codice solo in casi eccezionali, legata soprattutto ad una sentenza che contrasti con quella del processo principale. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 62

Il giudice Giuseppe Grieco (Foto di Renato Vitturini )

62. «L’ASSASSINO E’ MAURO» – 26. 9. 1992
«Sto bene avvoca’. Non ho paura di niente». Stretto in un angoletto al primo piano del Palazzo di Giustizia di Avezzano, ieri mattina Michele Perruzza ha abbracciato (pur anchilosato dalle manette) il suo avvocato, Attilio Cecchini. Lo ha baciato e, quindi, lo ha rassicurato. Il muratore, ieri sembrava ancora più minuto, spaesato in mezzo a tre carabinieri. Sbarbato, pettinato e ben vestito con giacca e pantaloni bleu. Così ha affrontato due ore e mezzo di udienza preliminare davanti al Gip Giuseppe Grieco per uno dei processi-satellite nati dalla vicenda del delitto di Balsorano col pensiero rivolto, però, al decisivo processo davanti alla Corte di Cassazione che si terrà dopodomani a Roma. La sua ultima speranza. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 52

Michele Perruzza

52. CHIESTO L’ERGASTOLO-BIS – 28. 1. 1992
Verità e controverità a confrontarsi e ad intrecciarsi. Scambi di pesanti accuse tra le controparti. Attacco feroce dell’Accusa alla stampa («E’ stata l’eco della difesa, cavalcando la tesi innocentista»), difesa d’ufficio dell’avvocato Cecchini dei giornalisti («Si sono arrovellati come noi, su questo caso con grande senso di responsabilità»).
Anche l’ottava udienza dell’estenuante processo d’Appello a Michele Perruzza davanti alla Corte d’Assise dell’Aquila, apertosi oltre due mesi fa, è stata intensissima. E non solo perché il Sostituto procuratore generale (Pg), Antonio Palumbo, ha concluso la sua requisitoria con la richiesta della conferma dell’ergastolo (con l’appoggio dei due legali di parte civile Paris e Milo), o perché il Pg ha chiesto la trasmissione degli atti per incriminare la moglie del muratore d’aver istigato il figlio ad autocalunniarsi, cioè ad autoaccusarsi del delitto. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 36

Michele Perruzza con i suoi avvocati Antonio De Vita (di spalle) e Attilio Maria Cecchini

36. «QUEL PROCESSO E’ NULLO» – 21. 5. 1991
Se si vuol provare a cancellare i dubbi e gli scrupoli che il processo per l’omicidio di Balsorano non è riuscito a fugare, occorre ricominciare da capo.
O quantomeno occorre guardare la vicenda processuale da un’altra prospettiva, senza paraocchi di sorta, al fine di analizzare la sola alternativa possibile, quella del figlio tredicenne, a Michele Perruzza condannato all’ergastolo.
E’ questa la sintesi delle 26 pagine dei “motivi d’appello” depositati ieri in cancelleria dai due nuovi avvocati di Perruzza (ad Antonio De Vita s’è aggiunto il penalista aquilano Attilio Cecchini). …

Leggi tutto

I 95 anni di “don Attilio”

Dal Mesaggero di oggi, 20 marzo 2020

Attilio Cecchini, notissimo avvocato, ha 95 anni (20 marzo 1925). Da sempre dice quel che pensa anche a rischio della vita, come gli accadde in Venezuela negli anni Cinquanta quando con i suoi scritti su “La Voce d’Italia” e su Paese Sera (sotto pseudonimo) di cui era corrispondente, combatteva e denunciava i soprusi del regime venezuelano pur consapevole che questo potrà farlo diventare bersaglio di critiche e suscitare polemiche. Il Nobel Gabriel Garcia Marquez citò l’attività del giornalista Cecchini (in particolare sull’inchiesta giornalistica sulla scomparsa, a Caracas di sette siciliani) in un capitolo del suo libro “Quando ero un giornalista felice e sconosciuto”.

Nel dopo sisma del 6 aprile del 2009, difende vittime ma anche presunti carnefici e-o “furbetti” rappresentando anche la parte civile nel famoso processo dalla Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile.

Cecchini in barca sul lago Titicaca in Perù nel 1955.
Caracas, anni Cinquanta: i tre fondatori del periodico ” La Voce d’Italia”, Cecchini, don Ernesto Scanagatta e Gaetano Bafi le (ultimo a destra) con Roberto Benzi, il più giovane direttore d’orchestra al mondo, debuttando a soli 11 anni.
Il decennale de La Voce d’Italia e Cecchini nella sua tipografia.
Cecchini passeggia sotto braccio al giornalista Demetrio Moretti nel corridoio dell’aula di Corte d’Assise del palazzo di giustizia dell’Aquila durante il XIV Congresso nazionale giuridico forense (9-13 settembre del 1977).

“Don Attilio” è un personaggio-chiave dell’ultimo trentennio all’Aquila e in Abruzzo. E’ l’avvocato che ha smontato il “teorema Tragnone” nello Scandalo Pop che portò nel 1992 all’arresto dell’intera Giunta Regionale; è l’“uomo nuovo” che nel 1994 si candida a sindaco dell’Aquila (e perde) nel dopo rivoluzione di “Mani pulite” contro il comunista Antonio Centi (1994-1998); è il “padre” professionale del sindaco aquilano (1998- 2007) di centrodestra, l’avvocato Biagio Tempesta; è l’avvocato che entra in guerra col “Palazzo” per difendere (gratis) un principio: l’innocenza di un “povero cristiano” di nome Michele Perruzza protagonista del caso del “Delitto di Balsorano”, morto d’infarto gridando la propria innocenza.

E’ autore di numerosi saggi, tra cui quelli notissimi sull’Aquilanitas e, fra l’altro, di un’indimenticata guida (con Luigi Lopez) della città dell’Aquila.

Il libro “Don Attilio Cecchini – Il giornalista di razza, il principe del foro, l’impolitico”

Attilio Cecchini (sedondo da destra) con gli ospiti della trasmissione Ombre sul Giallo (andata in onda su RaiTre il 2 ottobre del 2004 e, in replica, il 9 maggio 2005 e il 23 giugno 2012) e la conduttrice Franca Leosini. Da sinistra: Antonio Milo, Carlo Maccallini, Gennaro De Stefano, Angelo De Nicola e Antonio De Vita.