30. IL PM DECISO: IL MOSTRO E’ LUI -13. 3. 1991
Proprio nel giorno che ha più fruttato alla difesa, è arrivata la durissima requisitoria del Pm che ha azzittito tutti con la sua ricostruzione dei fatti e la sua richiesta finale su cui si è chiusa la quinta udienza del processo Perruzza. «Condannate all’ergastolo questo mostro – ha concluso il Pm Mario Pinelli – che ha agito per schifosi fini sessuali. Cristina aveva solo 7 anni…».
Ergastolo. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 27
27. SULL’ORLO DELL’ERGASTOLO 8. 3. 1991 – L’Accusa ostenta un sorriso di soddisfazione, la difesa s’affanna a far capire ai giornalisti la propria condotta, l’imputato senza battere ciglio esce dalla “gabbia” dopo aver fatto dire al suo avvocato che non se la sentiva di testimoniare. Questa “fotografia” scattata alla fine dell’udienza, poco dopo mezzogiorno di ieri racchiude la terza giornata del “Processo Perruzza”.
Terza giornata che, secondo la sensazione di molti è stata decisamente sfavorevole, più delle precedenti, a Michele Perruzza che, in carcere da 188 giorni, rischia l’ergastolo per l’accusa di ratto a fine di libidine, omicidio e occultamento di cadavere della nipotina. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 15
15. STESSI PERITI PER I DELITTI DELL’ESTATE – 17. 10. 1990
Le due vicende, quella dell’uccisione della giovane segretaria di via Poma a Roma e l’assassinio della piccola Cristina a Balsorano, si sono intrecciate spesso. Un po’ perché sono i due delitti della “calda” estate 1990 che hanno forse maggiormente sconvolto (e morbosamente appassionato) l’opinione pubblica, ma soprattutto perché si sono accavallate e confrontate le applicazioni delle nuovissime procedure e dei nuovi metodi: indagini investigative, incidenti probatori, Gip, Tribunale della Libertà e, soprattutto, l’ormai famoso esame del Dna. …
Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 14
14. TEMPI RAPIDI PER IL PROCESSO: A NOVEMBRE IN ASSISE – 17. 10. 1990
Se i risultati delle analisi della Criminalpol per conto dell’accusa, e perciò solo di parte, già aggravavano pesantemente su Michele Perruzza, le conclusioni della perizia d’ufficio rendono ancora più buio il futuro per il muratore in carcere dal 26 agosto scorso con l’accusa di essere il “mostro”. La perizia d’ufficio ha infatti dato corpo e sostanza, e con maggiore precisione rispetto alle risposte date dalla Criminalpol, ad alcuni degli indizi di maggior valenza a disposizione del Pubblico ministero. …