Un convegno su Giovanni Titta Rosa

L’Università per la Terza defll L’Aquila ha organizzato, in occasione del cinquantenario dalla morte dello scrittore Giovanni Battista Rosa (detto Titta Rosa), un convegno sul “Percorso umano e letterario del poeta” che si terrà Venerdì 29 Aprile, alle ore 15,30 presso la sala “Ipogea” del Consiglio Regionale d’Abruzzo (Villa Comunale)

 Il filmato del Convegno su Titta Rosa che si è tenuto il 29:

MORTO MARIO PIETRUCCI, L’ULTIMO DEGLI STAMPATORI AQUILANI

Mario Pietrucci nella sua tipografia

Questo il mio ricordo sul Messaggero Abruzzo di oggi

A intere generazioni di giornalisti, tra cui chi scrive, ha dispensato insegnamenti e “lezioni”, presente giorno notte, con quelle manone sempre nere d’inchiostro, in quel “tempio” che era la tipografia Cianfarano. Dove lui governava la grande rotativa che aveva stampato “Aquilasette” e “Abruzzosette”, erede e ultimo epigono di quella grande tradizione tipografica aquilana che era partita da Adamo da Rottweil, il tedesco ricordato per essere stato nel XV secolo uno dei primi stampatori in Italia proprio nel capoluogo abruzzese. E’ stato un innovatore nel campo della stampa in offset, quella che ha sostituito il metodo su piombo. E quando, negli anni Ottanta, si stampava il mensile “L’Aquila Sport” dell’editore Paolo Busilacchi, era ogni volta una festa.
Era un uomo d’altri tempi Mario Pietrucci che una brutta malattia s’è portato via, l’altra notte, a 74 anni. Nativo di Cesaproba ma aquilano dentro, aveva vissuto per la sua tipografia e per i due figli (e i nipoti) Rosita e Pierpaolo, consigliere regionale del Pd.
LE REAZIONI
Tantissime le reazioni di cordoglio. «Perdere un genitore rappresenta uno dei momenti più tristi della vita di ognuno. Esprimo a nome personale e della giunta che presiedo il cordoglio al consigliere Pierpaolo Pietrucci per la scomparsa del padre», il messaggio del presidente della Regione, Marco Marsilio. «A nome della municipalità e a titolo personale esprimo sentimenti di vicinanza e cordoglio al consigliere regionale Pietrucci per la scomparsa del papà Mario. A lui, a sua sorella Rosita, alla signora Mimma, agli amati nipoti e ai familiari tutti giungano le condoglianze della comunità aquilana», le parole del sindaco Pierluigi Biondi. «Oggi è una giornata di grande dolore per tutta la nostra comunità politica» scrive la segretaria del Pd dell’Aquila, Emanuela Di Giovambattista. «Esprimo profondo cordoglio al consigliere Pietrucci per la perdita dell’amato padre» aggiunge l’assessore regionale Guido Liris. «Un abbraccio forte a Pierpaolo che perde il suo caro padre Mario- scrive la deputata dem Stefania Pezzopane-. Un uomo che ha sofferto ed è stato lungamente malato. Ora riposa in pace. Era un uomo buono e sempre di buonumore. L’ho conosciuto in tipografia dove seguivo la stampa dei libri della Lanterna Magica e poi il materiale elettorale. Ho passato giornate intere in quella tipografia. Era un piacere stare con lui, una persona perbene, un compagno di alti valori. Mentre si lavorava, si scherzava, si discuteva di politica, lui ci raccontava aneddoti e poi si mangiava insieme un panino e si scambiavano idee sul futuro». Cordoglio anche dal consigliere regionale Americo Di Benedetto (« “La prematura scomparsa di Mario Pietrucci, adorato padre di Pierpaolo, ci lascia tristi e svuotati di qualsiasi pensiero. Non si è mai pronti a lasciare andare una persona perbene, dal cuore grande e dal sorriso luminoso come il suo, sempre dedito alla famiglia e al lavoro come pochi») e dalla capogruppo del Movimento 5 stelle in Regione, Sara Marcozzi.
Tantissimi e commossi i messaggi sui Social. I funerali si svolgeranno oggi alle 15.30 nella basilica di Collemaggio.
Angelo De Nicola
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NELLA SEDE DELLA SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI DI ROMA LA 18.ma PRESENTAZIONE DEL LIBRO “DANTE SILONE E LA PERDONANZA”

Mercoledì 13 aprile, a Roma, nella prestigiosa sede della Società Dante Alighieri, una delle “cattedrali” della cultura italiana, è stato presentato il libro di Angelo De Nicola “Dante Silone e la Perdonanza” (One Group Edizioni).Moderati dall’architetto Sandro Maccallini, nell’elegante “Sala del Primaticcio” di Palazzo Firenze, hanno portato i saluti Alessandro Masi, segretario generale della società Dante Alighieri; Roberto Santangelo, Vice presidente vicario del Consiglio regionale d’Abruzzo nonchè delegato, quale consigliere comunale, del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; i consiglieri regionali Americo Di Benedetto e Antonietta La Porta; Edoardo Alesse, Magnifico Rettore dell’Università degli studi dell’Aquila; Rinaldo Tordera, Presidente dell’Accademia di Belle arti dell’Aquila; Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo; Giuseppe Santeusanio, Presidente del Sodalizio San Camillo de Lellis e Giuliano Sciocchetti dell’Associazione Abruzzesi a Roma “S.Spaventa”.La presentazione dell’Autore è stata impreziosita dalle letture di Sabrina J. Giangrande.

IL SERVIZIO DEL TG3 RAI

Vedi la registrazione dell’evento a cura di manuwebtv.it:

Vedi le interviste a cura di manuwebtv.it:

Vedi il reportage fotografico:

Sisma 6 aprile 2009/ Non facciamo appassire la notte dell’Aquila

Il mio articolo di oggi sul Messaggero Edizione Abruzzo

L’altra notte, la notte dell’Aquila, verso l’una, mentre all’interno della chiesa delle Anime Sante venivano letti, uno a uno, i nomi delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009, in piazza Duomo non c’era praticamente nessuno. Il maxischermo che rilanciava, da dentro la chiesa, le immagini della funzione religiosa presieduta dal cardinale Giuseppe Petrocchi, parlava a sé stesso.

Anche alla fiaccolata non c’era stata la partecipazione che ci si aspettava così come è successo ieri mattina al Parco della Memoria, il monumento che, inaugurato nel settembre scorso dal premier Mario Draghi, per la prima volta faceva da degno scenario al dolore di un popolo.

Sì, il freddo pungente avrà giocato la sua parte. Ma è molto probabile che il ruolo decisivo a non favorire una massiccia partecipazione, che pure ci si attendeva, lo abbiano giocato questi due anni di emergenza Covid. Con il ritorno della fiaccolata e con il Parco della Memoria, l’altra notte, quella notte, e ieri, 6 aprile, gli aquilani si sono riappropriati della loro identità. Che passa per il dolore e il ricordo per le 309 vittime. La fiaccolata è stata fortissimamente voluta e non caso, il sindaco di Teramo e presidente di Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, si è detto pubblicamente grato «a voi, amici dell’Aquila, per la forza esemplare, la dignità edificante, la determinazione solida con cui avete affrontato le avversità». «Il nostro “Fiore della Memoria” (il fiore dello zafferano utilizzato quest’anno come simbolo, ndr)- ha detto Biondi l’altra notte intervenendo sull’altare- possa toccare il cuore dei potenti del mondo, diventando anche un simbolo di pace e progresso». Gli aquilani campioni del mondo di resilienza!

Ma questi due anni di stop forzato hanno lasciato il segno. C’è paura. C’è senso di rinuncia. C’è pessimismo. Nonostante il dolore del ricordo che chiude il petto a ogni aquilano. Su questo bisognerà trovare il modo di intervenire per cercare di riabituarsi. Oltretutto alla vigilia dei riti della Settimana santa che, pare, possano tornare, dopo due anni, tra pochi giorni in tutto l’Abruzzo. Un altro banco di prova in cui il Covid, e la scia nera che si è portato dietro, potrebbero vincere ancora.
Angelo De Nicola
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Sisma 6 aprile 2009/ Quegli oggetti smarriti conservati ancora dal Comune in una scatola

Il mio articolo oggi sul Messaggero edizione Abruzzo

Degli oggetti smarriti dopo il sisma del 6 aprile 2009, dopo 13 anni, è rimasto solo un grande scatolone. E’ stato aperto, ieri mattina, per le telecamere del Tg3 della Rai e per il Messaggero, e l’emozione è stata fortissima. Orologi, anelli (uno, un Bulgari, di evidente grande pregio) monili, collane, piatti (uno in particolare, d’argento, ammaccato dall’urti con le macerie), portagioie pieni e non, macchinette fotografiche, un pugnale… Oggetti con dietro una storia, delle storie, o probabilmente una tragedia visto che dopo tredici anni non sono stati ancora reclamati. Ognuno dentro una busta, con un biglietto che segnala il luogo di provenienza: via XX Settembre, via Sant’Andrea… nomi purtroppo sinistri rispetto al sisma del 6 aprile.

«La normativa impone di conservare gli oggetti smarriti per un anno prima di utilizzarli, a scopi ovviamente benefici, dall’amministrazione- spiega, sorpresa da tanta attenzione, Lina Tresca, la funzionaria del Comune dell’Aquila responsabile di questo particolare settore-. Non abbiamo tenuto conto della “scadenza” burocratica vista l’eccezionalità della tragedia».
E così, qualche giorno fa, una persona, presentando la documentazione comprovante necessaria, ha recuperato l’orologio, un “Longines” da donna, che apparteneva alla madre. «Quando è venuto a ritirarlo- commenta la dottoressa Tresca- qui in ufficio ci siamo commossi tutti».

Il recupero della memoria. Chissà di chi era il pugnale a serramanico in una busta trasparente con scritto a pennarello nero “via Sant’Andrea”. O chissà chi indossava un collier di perle, o un anello di forgia antica. Storie. Storie di un sisma che, anche a distanza di tredici anni, riesce a suscitare emozioni fortissime. E’ commovente trovarsi davanti una scrivania di ufficio in cui sono sparsi oggetti che sono delle storie, magari non solo drammatiche come l’orologio riconsegnato qualche giorno fa! Oggetti tirati fuori dalla scatola della memoria, di un Comune che è andato “oltre” la legge per cercare di salvaguardare il più possibile il ricordo. Di non spegnare la speranza di chi, ritrovando un oggetto che aveva creduto smarrito sotto le macerie, ritrova anche un pezzettino della sua vita, del suo essere vivo.
Angelo De Nicola
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