Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 85

Il capanno dal quale Mauro Perruzza ha testimoniato di aver visto il padre Michele uccidere Cristina

85. UN PARTICOLARE SBUGIARDA MAURO -26. 8. 1997
Un’auto, una Renault 5 bianca, potrebbe segnare una clamorosa svolta nel caso del delitto di Balsorano.
Anzi, un particolare apparentemente di secondo piano a cui pochi avevano dato importanza, rischia da un lato scardinare tre gradi di giudizio che, con sentenza definitiva, hanno portato alla condanna all’ergastolo di Perruzza e, dall’altro, di concentrare ancora di più i sospetti sul figlio del muratore, Mauro, all’epoca del fatto tredicenne.
L’auto, la Renault 5 bianca di un abitante di Case Castella, è quella che Mauro disse di aver visto, sempre da sopra il famoso capanno, passare lungo la strada provinciale nel momento in cui il padre uccideva Cristina. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 84

Giuseppe Capoccitti (a destra) assiste al processo di Sulmona

84. IL PADRE DI CRISTINA: «LA VERITA’ E’ SCRITTA» – 2. 7. 1997
Per tutta la durata dell’udienza di ieri ha preso freneticamente appunti. Giuseppe Capoccitti, il padre della piccola Cristina, ieri non ha perduto una battuta. Appena arrivato ha chiesto di incontrare il presidente Bonavitacola: «Gli ho scritto una lettera- ha detto-, mi sembrava giusto presentarmi».
Ma Bonavitacola, aprendo l’udienza, ha deciso di acquisire agli atti la lettera (un durissimo atto di accusa contro Michele Perruzza) senza però leggerla, giudicandola presentata «da una parte estranea al processo». …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 83

La questione deli slip in aula durante il processo di Sulmona

83. DUE PERIZIE PER RISOLVERE IL GIALLO -2. 7. 1997
Non è un caso, forse, che la definitiva soluzione del giallo del delitto di Balsorano sia affidata ad un paio di mutande. Un paio di slip “sporchi”, rinvenuto in un sottotetto ma soprattutto trovati macchiati di sangue (risultato, alla prova del Dna, appartenente alla piccola vittima Cristina Capoccitti), che sarà riesumato dall’archivio del Tribunale dell’Aquila dove erano destinati a restare per sempre vista la condanna all’ergastolo (diventata definitiva dopo tre gradi di giudizio), subita da Michele Perruzza. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 82

Giuseppe Capoccitti, al centro, durante il processo di Sulmona

82. «STATE DIFENDENDO UN PEDOFILO» – 28. 6. 1997
Nell’ormai caso riaperto del delitto di Balsorano, scende in campo, con una clamorosa iniziativa, il padre della povera vittima.
Giuseppe Capoccitti, il padre della piccola Cristina, ha scritto una lettera (che pubblichiamo integralmente) per tornare ad accusare del delitto suo cognato, Michele Perruzza. Non solo. Capoccitti chiede di avere “voce” nel processo- satellite davanti al Tribunale di Sulmona. …

Leggi tutto…

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 81

Un momento del processo-satellite a Sulmona

81. CASO PERRUZZA, PROCESSO ALLE INDAGINI – 14. 6. 1997
La legge è uguale per tutti, anche per Michele Perruzza. Il muratore che per la Giustizia è il “mostro di Balsorano” visto che la sua condanna all’ergastolo (per omicidio a scopo di atti di libidine) è diventata definitiva dopo tre gradi di giudizio, sta finalmente subendo un processo giusto.
È questo il bilancio dopo le prime, intensissime, udienze davanti al Tribunale di Sulmona che, nella forma, sta celebrando un “processo satellite” rispetto a quello principale per l’omicidio ma, nella sostanza, sta “rivisitando” l’intera vicenda.
Proprio quello che sperava la difesa di Perruzza che gioca l’ultima carta per tentare la difficile strada della “revisione” del procedimento principale. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 80

Maria Giuseppa Capoccitti al processo di Sulmona con il suo legale, l’avvocato Lando Sciuba

80. MICHELE E MARIA, UNITI SOLO DALLA SOLITUDINE – 13. 6. 1997
Diversi, tanto diversi che si stenta a credere che tra loro ci sia stato un lungo matrimonio dal quale sono nati tre figli.
Michele Perruzza e la moglie Maria Giuseppa Capoccitti, quarantasettenni entrambi, ieri mattina davanti al Tribunale di Sulmona, sono apparsi distanti anni luce tra loro. Diversi e distanti. Su tutto, tanto da non usare mai lui la parola «moglie», lei la parola «marito». Lui si è sempre riferito alla moglie chiamandola «Maria Giuseppa»; lei ha sempre chiamato il marito «Perruzza Michele». Come nei verbali dei carabinieri. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 79

Michele Perruzza davanti al Tribunale di Sulmona nel giugno del 1997

79. MINACCIATO E PICCHIATO DAI POLIZIOTTI – 13. 6. 1997
Botte a Michele Perruzza, minacce a sua moglie e condizionamenti sul figlio Mauro. È un quadro inquietante quello emerso ieri dai due drammatici interrogatori di Michele Perruzza e di sua moglie Maria Giuseppa Capoccitti davanti al Tribunale di Sulmona che sta processando i due con l’accusa di aver istigato il figlio ad autoaccusarsi del delitto della piccola Cristina.
Un “processo satellite” che rappresenta l’ultima speranza per il muratore di Balsorano per tentare la ”revisione”. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 78

Pasquale Perruzza, padre di Michele (Foto Renato Vitturini)

78.«E’ STATO MIO NIPOTE AD UCCIDERE CRISTINA; E’ ORA CHE CONFESSI» – 12. 6. 1997
Va in scena, in un’afosa aula di Tribunale, una famiglia dilaniata.
Michele Perruzza, in manette, seduto in un cantuccio tra due secondini; la moglie a due metri dal marito ma separata da un nugolo di avvocati e da un divorzio; il figlio Mauro che passa davanti ai due genitori senza nemmeno degnarli di uno sguardo; madre e padre adottivi del ragazzo che, apprensivi e protettivi come chiocce intorno al proprio “pulcino”, cercano di tenerlo il più possibile appartato, e non solo dagli insistenti giornalisti che vorrebbero intervistarlo.
Padri e figli. Ieri, nell’aula del Tribunale di Sulmona, c’era pure un altro genitore.
Il padre di Michele, Pasquale Perruzza: il padre del “mostro di Balsorano”, il nonno di Mauro, il “capofamiglia”, il più anziano del suo clan in quel borgo che è Case Castella. Faccia bruciata da una vita sui campi, mani forti e rugose come una raspa, mentre passeggia nervosamente da un lato all’altro dell’aula, Pasquale Perruzza accetta di parlare con il cronista. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 77

Il giudice Oreste Bonavitacola (Foto Renato Vitturini)

77. MAURO NON PARLA, IL NONNO LO CONDANNA -12. 6. 1997
«No, non intendo rispondere». Ancora una volta Mauro Perruzza ha tenuto in scacco tutti. Ma la scelta di opporre il silenzio, grazie ad una scappatoia prevista dal codice, adottata ieri mattina davanti al Tribunale di Sulmona che sta celebrando un processo satellite a quello principale del delitto, potrebbe costare assai cara al figlio di Michele Perruzza.
A quel ragazzo tredicenne all’epoca dell’omicidio, che nell’immaginario popolare continua ad essere il sospettato numero uno dell’omicidio della piccola Cristina nonostante il padre, Michele, sia stato condannato all’ergastolo con sentenza definitiva dopo tre gradi di giudizio. …

Leggi tutto

Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 76

Mauro Perruzza al processo di Sulmona

76. PERRUZZA, UN LABIRINTO DI TRAPPOLE E BUGIE -10. 6. 1997
Un ragazzo che ha fatto l’eroe per salvare il padre? O un ragazzo dalla mente diabolica e deviata che ha tenuto e tiene in scacco tutti? Oppure, un bravo ragazzo travolto e distrutto da una tragedia immane?
In sette anni da quel 23 agosto 1990, si è detto e scritto a fiumi su Mauro Perruzza, figlio del ”mostro di Balsorano”, Michele. È il ragazzo il principale protagonista di questa triste storia chiusa dalla Giustizia ma ancora aperta nell’immaginario collettivo che continua a sospettare di quel ragazzino, all’epoca tredicenne. …

Leggi tutto