Evento in ricordo di Nazario Sauro, eroe con l’amore per l’Abruzzo

ACCIANO (AQ) – Lunedì 7 agosto alle ore 20 nell’incantevole scenario del Castello medioevale di Beffi, sarà ricordato Nazario Sauro eroe d’Italia con l’amore per il mare e per la terra d’Abruzzo.
Sarà il primo dei tanti eventi estivi programmati dall’Amministrazione comunale di Acciano che, in questo caso, risulta avere come partner il Parco regionale Sirente Velino e il Comune di Avezzano. L’iniziativa, infatti, mira a ricordare un uomo che, oltre ad essere un marinaio e un patriota, è stato anche un protagonista nei soccorsi alla popolazione marsicana in occasione del terremoto del 1915.
“L’idea di invitare l’Ammiraglio Romano Sauro a raccontare l’avventurosa vita di suo nonno”, dichiara il Sindaco di Acciano e Consigliere provinciale dell’Aquila Fabio Camilli, “è stata dell’amico Giorgio Schinco che in passato ha avuto l’opportunità di ascoltare il racconto e ha pensato al Castello di Beffi come luogo ideale per la narrazione. Un’idea che abbiamo condiviso subito per i gesti di valore compiuti da Nazario Sauro e per il suo legame con l’Abruzzo. Pertanto”, conclude il Primo Cittadino di Acciano, “ringraziamo Giorgio Schinco e tutti quelli che hanno contribuito all’organizzazione di questo appuntamento con il quale diamo il via nel migliore dei modi alle manifestazioni estive nel nostro territorio”.
La manifestazione in programma domani prevede, dopo i saluti istituzionali appunto del Sindaco Fabio Camilli, del Presidente del Parco Francesco D’Amore, del Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio e del Consigliere regionale Americo Di Benedetto, il racconto dell’Ammiraglio Romano Sauro aiutato dal giornalista e scrittore Angelo De Nicola.

“1983-2023: il quarantennale della Perdonanza Moderna”

Conferenza multimediale di Angelo De Nicola con letture di Sabrina Giangrande

L’Associazione Culturale Maks nella sede de “la Dama di Capestrano” accoglie nuovamente il giornalista, saggista e scrittore Angelo De Nicola caposervizio della redazione di L’Aquila del quotidiano Il Messaggero che ha dedicato importanti libri a Celestino V e alla Perdonanza aquilana.
Infatti, sabato 5 agosto alle ore 21:30 – con la frescura della sera – De Nicola
terrà la conferenza multimediale – “1983-2023: il Quarantennale della Perdonanza moderna” – animata dalle letture di Sabina Giangrande.
“Cercheremo di capire e valutare, anno per anno, come la Perdonanza Celestiniana sia arrivata a un così importante traguardo. Come la manifestazione, pur nell’evolversi di successi, insuccessi e polemiche, sia entrata a far parte dell’identità di una città, tanto da tenersi anche in quell’agosto del 2009, quando le spoglie di Celestino V sfilarono nel centro storico martoriato su un carro dei Vigili del Fuoco aggirando la tendopoli sorta sul prato della basilica di Collemaggio.
Possiamo dire che la Perdonanza è la città e la città è la Perdonanza? Un’occasione persa o una grande risorsa?” dalle parole del giornalista.
O, come afferma Letizia Perticarini dell’Associazione Maks – “Possiamo dire che con Celestino V – il Gandhi del Duecento come lo ha definito Angelo De Nicola, proprio in questo luogo, la Chiesa abbia fatto un passo a sinistra per una Perdonanza laica? A queste e altre domande cercheremo di dare una risposta attraverso l’aiuto di un grande esperto e i suoi strumenti utili alla “ricostruzione” di quarant’anni dell’Aquila e dell’Abruzzo.” Ingresso libero nella sede de “la Dama di Capestrano” – sabato 5 agosto’23 ore 21.30 – Via Aquila 7 Capestrano Aq. – info +393476761404

Un anno fa l’annuncio della visita all’Aquila di Papa Francesco

I tre evidenti segni lasciati da Papa Francesco quando, col tradizionale bastone, ha dato i tre tocchi previsti dal cerimoniale per aprire la Porta Santa di Collemaggio

La mia analisi sul Messaggero Abruzzo di oggi:

Siamo proprio sicuri che è stata colta l’occasione dell’epocale visita di Papa Bergoglio, primo Pontefice della Storia ad attraversare, dopo 728 anni, la Porta Santa di Collemaggio? E’ stato fatto tutto quello che si poteva fare per “sfruttare” un evento (trasmesso in mondovisione) che, si disse, «può cambiare il Pil dell’Abruzzo?». Oppure, la venuta del personaggio “più visibile della terra” quale è il Pontefice, non ha la portata che alcuni (come chi scrive) ritenevano potesse avere e che, dunque, la Perdonanza, almeno quella “moderna” rinata nel 1983, è soltanto una “gran pagliacciata” come la definì lo storico, da poco scomparso, Raffaele Colapietra?
A guardare il prato antistante la basilica di Collemaggio, “monumento” tal quale la basilica, cadono le braccia: proprio nell’anno giubilare straordinario lanciato da Bergoglio che il 28 agosto scorso ha concesso il privilegio di un’eccezionale indulgenza tutti i giorni fino alla prossima Perdonanza. Così come cadono le braccia quando i turisti a Collemaggio chiedono di poter avere delucidazioni e-o pubblicazioni sul monumento e sui suoi significati o, banalmente, cercano una toilette che non c’è. Il deserto dei tartari, altro che anno giubilare. Con un “roll-up” nei pressi della Porta Santa che, oggi, annuncia ancora la venuta di Papa Francesco.
In nove mesi dall’epocale 28 agosto scorso, la Curia ha prodotto qualche sporadica iniziativa che ha avuto scarsa eco fuori dalle mura cittadine. Dove è rimasta confinata anche l’iniziativa del Comune, “Il Cortile di Celestino” fatto di quattro eventi. Eppure Celestino e il suo messaggio “bucano”, piacciono, entusiasmano, come ha dimostrato la recente tavola rotonda a Roma, promossa dal Comune capitolino in vista del Giubileo del 2025 (che porterà in Italia, si calcola, 39 milioni di pellegrini) in cui è stata sancita una straordinaria vittoria peraltro “fuori casa”: e cioè che la Perdonanza è «il primo Giubileo della Storia».
Alle viste c’è la speranza della prossima Perdonanza, la n.729. Di cui, come da tradizione, a oggi non si sa nulla di preciso peraltro con il giorno clou, il 28 agosto, che capita di lunedì, giornata non particolarmente fortunata in quanto a partecipazione nelle passate edizioni. Una Perdonanza in cui la “star” (un Papa atteso per oltre sette secoli) non ci sarà. Una Perdonanza che dovrebbe segnare la svolta.
Accontentiamoci se il prato sarà a posto per quella data. Altro che cambiamento del Pil dell’Abruzzo…
Angelo De Nicola
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