50. FU UCCISA CON DUE MANI – 15. 1. 1992
L’assassino ha colpito almeno quattro volte Cristina al capo con una piccola e tagliente pietra: quindi l’ha spinta per terra con la nuca sul grosso masso trovato macchiato di sangue; infine, ha ucciso la bambina, che sanguinante e in stato di choc non opponeva resistenza, con l’azione combinata di una mano a tapparle la bocca ed un’altra a strozzarla. Sono queste le “certezze” sulla dinamica e la meccanica della morte di Cristina Capoccitti che il superperito d’ufficio Silvio Merli (dell’Istituto di medicina legale dell’università di Roma) ha illustrato, ieri mattina, alla Corte d’Assise dell’Aquila alla ripresa del processo d’Appello a Michele Perruzza. …