Gaspare Mura, filosofo e teologo, è professore emerito di filosofia presso la Pontificia Università Urbaniana, dove ha ricoperto le cattedre di storia della filosofia antica, filosofia della religione e ermeneutica filosofica. È stato docente di ermeneutica filosofica anche presso le Pontificie Università Lateranense e della Santa Croce. È stato direttore dell’Istituto superiore per lo studio dell’ateismo della Pontificia Università Urbaniana, dell’Urbaniana University Press e della rivista di filosofia e teologia «Euntes docete»; è stato inoltre direttore letterario della casa editrice Città Nuova di Roma dal 1966 al 1990 e consultore del Pontificio consiglio della cultura dal 1993 al 2015. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni dedicate alla filosofia ermeneutica, alla filosofia della religione e allo studio del fenomeno religioso.
Caro Angelo, ho letto con attenzione la critica del prof. Gaspare Mura al tuo libro “I PAPI E CALESTINO V”. Sono rimasto entusiasta da quanto ho appreso dall’analisi profonda del Professore e mi ha fatto piacere leggere il breve passo di don L. M. Epicoco e del Vico. Ciò che Papa Francesco ha pronunciato in occasione della Perdonanza, è un tema, la condvisione, incomparabilmente profondo e sentito, in particolar modo in questo momento.
Infatti, ognuno di noi da solo non può rivoluzionare un sistema economico basato sulla competizione. Ma la testimonianza di un gruppo di cristiani è un punto luminoso. Parecchi punti luminosi possono intessere intorrno al mondo una luce che farà vedere la condivisione con gli occhi del cuore.
Vorrei scrivere il mio pensiero sui versi di Dante: “Papa Celestino V ha abdicato perché, nel vedere tanto egoismo, tanta competizione e spasmodico arrivismo, stava scemando la sua fiducia verso i livelli alti della Chiesa e allora pensò: .