Volume intrigante, questo, impreziosito dal pittore-scultore Sandro Arduini con l’acquerello riprodotto in copertina ispirato al trecentesco esoterico labirinto iniziatico in pietra visibile nella basilica di Collemaggio, con i sei cerchi concentrici, a loro volta formanti tre 8 leggibili anche quali simbolo dell’infinito e dall’interno dei quali affiorano tre ulteriori cerchi per ciascuno.
Liberamente reinterpretato sia nella resa cromatica complessiva fondente in un vibrante abbraccio i marroni (terra) ai bianchi ed agli azzurri (cielo) che nella resa prospettica. Con i disegni a matita riproposti nelle 12 tavole, il libro viene così ad incorporare un’autentica, rilucente gemma estetica, appositamente sagomata dall’artista aquilano dopo la lettura delle bozze di “Dante, Silone e la Perdonanza”.
Un autentico, e per certi versi autonomo “livre d’artiste” il suo, che non si limita ad illustrare questo o quell’evento, ma che ne interpreta lo spirito anche d’ordine esistenziale circolante tra le incalzanti pagine.
Antonio Gasbarrini