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L'Intervento di Gianfranco Di Benedetto

di GIANFRANCO DI BENEDETTO


Intervento di Gianfranco Di Benedetto
Presidente Associazione culturale
"Fonte Vecchia" di Villagrande
in occasione della presentazione
del libro "La missione di Celestino"
Chiesa di San Panfilo di Tornimparte
Domenica 24 settembre 2006


Benvenuti e grazie a voi tutti per essere presenti in questo splendido scenario della chiesa di San Panfilo di Tornimparte. Un ringraziamento particolare va rivolto, pertanto, al padrone di casa il vescovo Sua Eccellenza Giuseppe Molinari e al Parroco don Fabiano.

Quello dell'appuntamento odierno, la presentazione del libro di Angelo de Nicola, è stato da sempre, negli anni precedenti, un appuntamento inserito dall'Associazione Fonte Vecchia nelle manifestazioni in programma nella Ghiottonata d'Autunno, meglio conosciuta come festa della Panonta, che si svolge nei prossimi giorni e precisamente il 7 e l' 8 ottobre prossimi.

Quest'anno però, a seguito dell'importante evento, relativo al conferimento della cittadinanza onoraria per Angelo, proposta dalle Associazioni Pro Loco e Fonte Vecchia, abbiamo pensato di organizzare una giornata tutta e solo per lui con un ospite d'eccezione quale l'Onorevole Marisa Bafile, eletta nella circoscrizione Estero, ripartizione America Meridionale.

Il tema trattato poc'anzi nell'aula consiliare è quello relativo al fenomeno dell'emigrazione ed io vorrei riprenderlo per poi inserire la presentazione del romanzo di Angelo "La Missione di Celestino".

L'emigrazione è un fenomeno sociale, prodotto cioè essenzialmente dalla necessità di sfuggire la miseria e la disoccupazione, e comincia a comparire nei primi anni successivi all'unificazione politica del Paese. Si fa intenso a partire dal 1870, e assume vere e proprie dimensioni di massa a partire dal 1880. Di questo fenomeno anche l'Abruzzo ne ha risentito fortemente, tant' è che tra il 1900 e il 1920 è la prima regione italiana in termini di partenze.

Partenze che avvenivano principalmente verso gli Stati Uniti d'America, dove si formarono veri e propri quartieri detti "Little Italy". Con il sacrificio e la caparbietà, però, gli emigranti italiani sono riusciti a conquistare le terre straniere e tanti personaggi con il loro lavoro, in tutti i settori, hanno dato lustro al mondo intero e alla terra d'Abruzzo per esserne originari.

La presenza dell'onorevole Bafile, qui oggi, non è del tutto casuale. Figlia di emigranti aquilani, dal papà Gaetano che decide di emigrare, in compagnia dell'avvocato Attilio Cecchini, si trasferisce in Venezuela per fondare nel 1950 un giornale "La Voce d'Italia", unico giornale in lingua italiana dell'America latina, dove dal 1982 lavora Marisa, occupandosi soprattutto dei problemi della collettività italiana, prendendo a cuore le battaglie in difesa dei diritti degli italiani all'estero.

Eletta con circa 18.000 voti ha da subito promesso il massimo impegno nel parlamento italiano che l'ha già vista protagonista di alcune proposte di legge di notevole spessore nonostante siano trascorsi soltanto alcuni mesi dall'insediamento. Una di queste proposte è quella relativa all'erogazione di un assegno di solidarietà ai cittadini anziani residenti all'estero. Un'altra proposta è quella sulle rappresentanze sindacali unitarie nei luoghi di lavoro, sulla rappresentatività sindacale e sull'efficacia dei contratti collettivi di lavoro. Un'altra sulla ratifica ed esecuzione del protocollo opzionale alla convenzione delle nazioni unite contro la tortura ed altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18 dicembre 2002. Queste proposte appena citate ne sono solo alcune. Ho voluto citare quelle che secondo me sono le più significative a dimostrazione dell'attenzione che abbiamo verso il lavoro svolto dai nostri parlamentari.

Anche Angelo è nipote di emigranti, partiti per l'America, la mamma Maria, anche se le distanze sono minime, lascia Tornimparte per trasferirsi a L'Aquila. Le sue origini tornimpartesi lo hanno sempre portato ad avere contatti e legami con la nostra terra che ha voluto tenere a battesimo i suoi primi lavori da scrittore.

Il libro, "La Missione di Celestino", è un romanzo di facile lettura ed avvolgente, scritto per L'Aquila e per gli aquilani, che l'autore ci spiegherà in modo più compiuto ed esauriente.

Io vorrei, invece, rivolgere maggiormente l'attenzione su quelle che sono le motivazioni per le quali è stato pubblicato. Si tratta, infatti, di un'iniziativa no - profit a favore della missione Bangui, nella repubblica di Centrafrica, fondata dalle suore di clausura del monastero aquilano di S. Basilio, intitolata per l'appunto al papa aquilano Celestino V. Una iniziativa di notevole spessore sociale che mi ha visto partecipe insieme ad altri amici come sostenitore della stessa.

A tal proposito vorrei ringraziare Angelo per avermi coinvolto in questa iniziativa che ha avuto il suo momento più esaltante la sera del 22 agosto scorso nella magica atmosfera del monastero di S. Basilio dove ci siamo ritrovati e dove mi sono effettivamente reso conto della grandezza dell'operazione in cui mi sono venuto a trovare. Iniziativa alla quale, mi auguro, i cittadini tornimpartesi, come loro solito, non mancheranno di aderire.

Per concludere, infine, il discorso relativo all'emigrazione, anche se non si tratta di emigrazione bensì di evangelizzazione, ma che comunque unisce i nostri amici da un unico filo conduttore, è la figura del missionario Don Paolo Sfarra di Roio, citato nel romanzo. Mi ha colpito particolarmente perché anch'esso, come i nostri amici, è partito dal suo paese originario per essere uno degli artefici dell'evangelizzazione nel sud del Cile, promuovendo il progresso civile di quelle popolazioni, in particolare del paese di Villa San Pablo che da lui prese il nome. La sua salma è sepolta nella parrocchia di San Pablo e a distanza di più di un secolo dalla sua scomparsa, la tomba, dove una lapide di marmo lo ricorda, è meta di visite da parte dei cittadini di San Pablo che lo ricordano giustamente come il fondatore della cittadina.

Concludo con il ringraziamento a tutti i partecipanti ma anche a chi ha permesso, con la propria collaborazione, insieme alle Associazioni Pro Loco e Fonte Vecchia la realizzazione di questa manifestazione in onore dell'amico Angelo De Nicola.

Grazie all'Amministrazione comunale che ha accettato con entusiasmo la richiesta delle due Associazioni per il conferimento della cittadinanza onoraria.

Grazie alla Pro Loco, nella persona del presidente Domenico Fusari, con la quale si è riusciti a creare un rapporto di collaborazione, in perfetta sinergia, che ci ha permesso di organizzare al meglio questo pomeriggio in onore del neo tornimpartese Angelo de Nicola e dell'onorevole Marisa Bafile alla quale va un ringraziamento particolare per la sua presenza di cui ci ha onorato venendo appositamente dal Venezuela.

Grazie a voi tutti.
Gianfranco Di Benedetto
presidente Associazione culturale
”Fonte Vecchia” di Villagrande