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da italiani.ca

Angelodenicola.it un condensato giornalistico e culturale della provincia de L'Aquila
di Massimiliano Galassi
[non più online]

L'articolo su Paganica.it ha scatenato i nostri lettori che prontamente ci hanno inviato segnalazioni di altri siti contenenti informazioni di vario genere su altrettanti soggetti. Pero' tra le varie segnalazioni una ha attirato la nostra attenzione, quella inerente al sito web www.angelodenicola.it. Il contenuto di questo spazio internet è completo ed interessante. Come fosse un Bignami del giornalismo, professione del titolare Angelo De Nicola, è possibile trovare articoli di giornale, sin dal 1988, che trattano di fatti accaduti nella provincia de L'Aquila.

Ma il De Nicola non si ferma solo al condensato giornalistico del proprio territorio, ha pubblicato anche dei libri su Papa Celestino V, l'unico Papa dimissionario, pubblicazioni che l'anno portato ad inserire cenni storici sulla citta' de L'Aquila. Tra le pagine del sito web, Angelo De Nicola dà ampio spazio all'emigrazione abruzzese ed in particolare aquilana e parla anche dell'ex capo delle Giubbe Rosse Giuliano Zaccardelli, anche lui abruzzese.



da "Quasi Quasi"

La maschera di Celestino
di Mario Camilli
[non più online]

Un vero e proprio evento, quello che s'è realizzato a sorpresa ieri sera, presso la libreria-caffè “Polar”, in via Santa Giusta all'Aquila, per l'anticipazione sul sito Internet www.angelodenicola.it della prefazione di Dacia Maraini al nuovo romanzo La Maschera di Celestino” (Edizioni Texuts) del giornalista Angelo De Nicola. Dagli intriganti, apparentemente bizzarri, sicuramente colti interventi del prof. Tommaso Ceddia e del giornalista e scrittore Vincenzo Battista sul tema “Sorella acqua telematica” tessuti argutamente intorno all'apparente contrasto tra “locale” e “globale”, è emersa un'anticipazione editoriale che ha catturato l'attenzione dei presenti. De “La Maschera di Celestino” s'è scoperto ben poco, se non qualche accenno regalato dalla prestigiosa prefazione della scrittrice Dacia Maraini, che ha accostato De Nicola allo stile ed alla penna di Umberto Eco, in un intrigo internazionale degno dei migliori autori contemporanei...



"Il Messaggero"

L'acqua e il mito delle novantanove cannelle
di Vincenzo Battista
[non più online]

”Lodato tu sia, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile, umile, preziosa e casta” così, tra gli elementi, elogia l'acqua, la esalta S.Francesco nel Cantico delle Creature, simbolo di purezza, assoluta, riconoscibile, nei riti di purificazione e iniziazione che consentono all'uomo di liberarsi dai peccati e iniziare una nuova esperienza, ”passare”, evolversi in una nuova vita: è il battesimo (dal greco baptein/baptzein immergere, lavare), l’azione che libera dal peccato originale e permette la partecipazione alla vita cristiana.

L’acqua è dunque il rito e il mito stesso, non è più il tramite di qualcosa, ma il principio essenziale della creazione: aria, terra, fuoco e acqua, considerati ”divini”, sono i principi ispiratori della natura e delle sue cose, i ”4 elementi” magici e sacri delle società più antiche, le quattro sponde dell'azione umana. L'acqua, dunque, assume un significato di eccellenza, si carica di un simbolismo unico tra gli elementi: é il confine tra la vita e la morte (il mondo non conosciuto, che incombeva all'orizzonte), tra la creazione e il nulla (la terra e gli abissi inesplorati).

Nella religione romana e italica si rintracciano riti e cerimonie lustrali allo scopo di purificare persone e luoghi fisici con l’aspersione di acqua, narrati, nel tempo, dalle leggende greche e latine che raccontano di persone trasformate in fonti purificatrici, ma per gli stessi greci l’acqua significava anche il mistero della vita, nascita e morte, il futuro: dove vi sono sorgenti, lo spirito dell’acqua deve essere facilitato, allevato da un oracolo.

Invece per gli alchimisti del medioevo era ricchissima di magia, poteva lavare l'anima dal peccato. Il suo potere magico era misterioso e in grado di allontanare persone, luoghi e circostanze, poiché dalla terra sgorga come valore sacrale, concepita come madre divina e feconda. «Nessuno può rifiutare l'acqua in eccedenza senza peccare contro Allah e contro l'uomo» è scritto in un passo del Corano, testimonianza e prescrizione per i musulmani che possono pregare in uno stato di purezza, e poi muoversi nei deserti, ed avere libero accesso all'acqua, un diritto di tutta la loro vasta comunità.

Di una comunità piccola, invece, si narra in un altro posto dello spazio e del tempo, chiamato ”Acculum” o ”Acculae”, che ha legato indissolubilmente il suo nome all'acqua: un luogo questo particolare, di numerose sorgenti, così si narra nella Cronaca aquilana Ritmata del cantore epico medioevale Buccio da Ranallo : «... come à nome questa villa ecco posto?/Acquille questa chiamasse, che sede in questa costa» di un nucleo, piccolo, un borgo iniziale, chiamato ”la Rivera”, che vedrà nascere intorno ad esso la futura Aquila, città fondata come il suo blasone per dominare, appunto, dalle acque della ”Rivera”, quella del mito delle ”novantanove cannelle”, il più antico monumento civico della città, dalle alte quinte murarie, austera ”pubblica fontana”; nella sua penombra nottetempo Alessandro Giangiulio e Duilio Chilante (web design) hanno microfonato il suono dell'acqua tra i chiarori notturni e i riflessi d'acqua; s'infrange, precipita con fragore dai mascheroni in pietra alle vasche, ininterrotto, continuo, insistente, dal 1272 (data della costruzione intorno alla cinta muraria, e non se ne conosce la sorgente, così vuole il mito), per trasportarlo, magicamente, nel ”nuovo mondo web dell'integrazione”, nel portale www.angelodenicola.it, e far vivere così la memoria dell’acqua, il dinamismo delle sue molecole e quel suono antico trasportarlo nello spazio e nel tempo telematico.



”Punto Informatico”

(leggi in originale)
ANGELO DE NICOLA
Giornalista che presenta in queste pagine le sue opere e una selezione di articoli dal lontano 1988 scritti per il Messaggero. Interessante anche la sezione sui Pesci d'aprile.
URL: www.angelodenicola.it/ Visto il 27/05/05 (in Arte e Cultura)


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