Ordinanza del sindaco: «Prevista nevicata, oggi scuole chiuse»
Pesce d'Aprile da Il Messaggero, 1 aprile 2005
di Angelo De Nicola
Oggi, primo aprile, le scuole del Comune dell’Aquila resteranno chiuse per neve. Lo ha deciso il sindaco Tempesta con apposita ordinanza firmata ieri a tardissima ora costringendo l’Ufficio Stampa agli straordinari per poter pubblicare la notizia in tempo. La decisione è stata dettata dal fatto che per oggi, a dispetto delle temperature primaverili dei giorni scorsi, è stata prevista una forte precipitazione a carattere nevoso «a quota anche sotto il livello del mare». La previsione è stata fornita in esclusiva al sindaco dal sofisticato sistema di uno scienziato aquilano, meteorologo di fama. Un accordo, questo con il noto docente, fortemente voluto dal primo cittadino che per questa invernata, manco fosse il padreterno, non ha sbagliato un colpo in fatto di ”piano neve”, incentrato sulla neutralizzazione del massimo attrattore di traffico, le scuole appunto.
Tutte le ordinanze di chiusura emanate (tre per un totale di 5 giorni) hanno anticipato copiose nevicate che a molti aquilani hanno fatto ricordare il 1956. A quei tempi, nonostante si dovettero scavare dei cunicoli, per le scuole non vennero adottati provvedimenti. Circostanza questa che provocò la paralisi del traffico cittadino. Fatto tesoro della lezione, al minimo stormire della previsione di nevicate, Tempesta ha emanato ordinanza di chiusura delle scuole risolvendo così gran parte dei problemi che si creano di fronte a simili eventi naturali. Un sistema efficacissimo che non a caso ha avuto il gradimento entusiasta degli studenti, anche quelli di sinistra.
Non solo. Al Messaggero risulta anche l’interessamento del ministero della Pubblica istruzione. Estendendo addirittura l’idea del sindaco aquilano, il ministro Moratti ha intenzione di agganciare, per l’inverno, il calendario scolastico nazionale alle previsioni del tempo. Cioè, se la sera prima il meteo prevede sole si va a scuola; se prevede pioggia si entra un’ora dopo l’inizio previsto delle lezioni, se prevede neve scuole chiuse. Resterebbe solo da scegliere il centro meteo specializzato di cui fidarsi. Sarebbe in pole position, per comprensibili ragioni, quello di cui si serve ”Canale 5”.
Subito il centrosinistra s’è affrettato a correre ai ripari: il comizio in piazza Duomo di Veltroni è stato spostato, il giorno prima, al cinema Massimo «a causa del maltempo».
Tutte le ordinanze di chiusura emanate (tre per un totale di 5 giorni) hanno anticipato copiose nevicate che a molti aquilani hanno fatto ricordare il 1956. A quei tempi, nonostante si dovettero scavare dei cunicoli, per le scuole non vennero adottati provvedimenti. Circostanza questa che provocò la paralisi del traffico cittadino. Fatto tesoro della lezione, al minimo stormire della previsione di nevicate, Tempesta ha emanato ordinanza di chiusura delle scuole risolvendo così gran parte dei problemi che si creano di fronte a simili eventi naturali. Un sistema efficacissimo che non a caso ha avuto il gradimento entusiasta degli studenti, anche quelli di sinistra.
Non solo. Al Messaggero risulta anche l’interessamento del ministero della Pubblica istruzione. Estendendo addirittura l’idea del sindaco aquilano, il ministro Moratti ha intenzione di agganciare, per l’inverno, il calendario scolastico nazionale alle previsioni del tempo. Cioè, se la sera prima il meteo prevede sole si va a scuola; se prevede pioggia si entra un’ora dopo l’inizio previsto delle lezioni, se prevede neve scuole chiuse. Resterebbe solo da scegliere il centro meteo specializzato di cui fidarsi. Sarebbe in pole position, per comprensibili ragioni, quello di cui si serve ”Canale 5”.
Subito il centrosinistra s’è affrettato a correre ai ripari: il comizio in piazza Duomo di Veltroni è stato spostato, il giorno prima, al cinema Massimo «a causa del maltempo».