"Pane e Frittata": Fotofinish 16-11-1991
Rubrica di satira sportiva di Tom Maso
Hanno tentato di uccidere Tom Maso. È questo il motivo per il quale, cari lettori, io non c’ero nel primo numero di Fotofinish di questa stagione. Hanno tentato di farmi fuori, ma non ce l’hanno fatta. I mandanti dell’”omicidio” sono i dirigenti dell’Aquila Rugby.
Erano infatti riusciti ad abbindolare anche i responsabili di Fotofinish: «Tom Maso non ha più ragione di essere- hanno detto-: abbiamo fatto una grande squadra. Abbiamo preso uno straniero eccezionale che di ruolo ha sempre fatto l’estremo ma che all’apertura, ce l’hanno assicurato amici fidati, è un mostro; abbiamo preso un oriundo eccezionale che non ha mai giocato a rugby ma che, ce lo hanno assicurato amici fidati, a pilone è un mostro; abbiamo fatto una squadra che può finalmente puntare allo scudetto: vedrete le scintille già nelle prime partite di campionato».
E quelli di Foto finisti hanno abboccato e con loro i commentatori cittadini, quelle grandi firme che avendo ormai del rugby una visione cosmopolita hanno perduta di vista il loro pollaio. Ma quelli di Fotofinish sanno benissimo che sbagliare è umano ma che perseverare è... alberoniano. Così mi hanno richiamato. Ma io non volevo. Poi uno di loro (quello coi baffi, il più intelligente) s’è perfino inginocchiato, scongiurandomi e definendosi un grande allocco. Mi ha fatto pena e mi sono convinto. Eccomi qua.
Erano infatti riusciti ad abbindolare anche i responsabili di Fotofinish: «Tom Maso non ha più ragione di essere- hanno detto-: abbiamo fatto una grande squadra. Abbiamo preso uno straniero eccezionale che di ruolo ha sempre fatto l’estremo ma che all’apertura, ce l’hanno assicurato amici fidati, è un mostro; abbiamo preso un oriundo eccezionale che non ha mai giocato a rugby ma che, ce lo hanno assicurato amici fidati, a pilone è un mostro; abbiamo fatto una squadra che può finalmente puntare allo scudetto: vedrete le scintille già nelle prime partite di campionato».
E quelli di Foto finisti hanno abboccato e con loro i commentatori cittadini, quelle grandi firme che avendo ormai del rugby una visione cosmopolita hanno perduta di vista il loro pollaio. Ma quelli di Fotofinish sanno benissimo che sbagliare è umano ma che perseverare è... alberoniano. Così mi hanno richiamato. Ma io non volevo. Poi uno di loro (quello coi baffi, il più intelligente) s’è perfino inginocchiato, scongiurandomi e definendosi un grande allocco. Mi ha fatto pena e mi sono convinto. Eccomi qua.