"Pane e Frittata": Fotofinish 2-12-1990
Rubrica di satira sportiva di Tom Maso
Troppo impegnati a fare i tecnici dando consigli all'allenatore, ai commentatori cittadini (anche chi si ostina a "commentare" partite mai viste) della pallaovale è forse sfuggito un particolare che tale non è: nella Nazionale è rimasto un solo atleta dell'Aquila Rugby. Quel Gino Troiani che, nonostante sia additato come uno dei migliori del mondo nel suo ruolo, pare non sia una pedina inamovibile (!). Sì, pare proprio che gli Azzurri non vengano scelti per esclusivi meriti tecnici.
A dire la verità, nel rugby italiano (o sarebbe meglio dire "Italoveneto") è sempre stato così. Ma in passato i neroverdi non venivano esclusi per motivi "politici" perchè erano i più forti. Oggi, più o meno a parità di valore con gli altri, gli aquilani vengono sempre esclusi. D'altra parte, oggi, per la società non è soltanto una questione di prestigio mandare atleti in Nazionale. Ai giocatori convocati, infatti la Federazione assegna "borse di studio" (!). Perciò alle società conviene "premere" per la convocazione per tenersi buoni i sempre scalpitanti elementi migliori.
Gli aquilani, forse gli ultimi dilettanti in Italia, difficilmente potranno contare su questi benefici perchè? E' vero che la Federazione Italiana Rugby sta diventando sempre di più una Liga. E' vero che uno scudetto non esce dal Veneto da quasi dieci anni, da quando cioè lo vinse proprio L'Aquila ed è anche giusto che chi è più forte abbia poi i suoi giusti vantaggi. Ma è anche vero che i dirigenti neroverdi non hanno mai voluto capire l'importanza di conquistare almeno una piccola "fetta" del potere in Federazione. Qualche esempio: L'Aquila è l'unico "polo" rugbistico che non esprime un arbitro di serie A (!); Loreto Cucchiarelli, un tecnico aquilano, alla guida della Nazionale è rimasto da Natale a Santo Stefano e certo non per suoi demeriti (!).
Così la Scavolini ha perduto più di uno strameritato scudetto a livello giovanile: chi ha dimenticato la beffa dell'Under 17 di alcuni anni fa quando il titolo già vinto dai fortissimi ragazzi di Busilacchio venne assegnato per un cavillo al Benevento di Ascantini (a quei tempi "potente" quanto un veneto)? E chi ha dimenticato la beffa dell'Under 19 di Salvi col titolo consegnato sul campo e poi assegnato d'ufficio al Rovigo? Per l'inarrestabile scemare della propria forza e del proprio prestigio, L'Aquila Rugby rischia di sparire dal panorama nazionale. E solo Alberone crede che "si deve andare orgogliosi di essere tra te prime cinque società"... Società della Liga Rugby Lombardo Veneta.
A dire la verità, nel rugby italiano (o sarebbe meglio dire "Italoveneto") è sempre stato così. Ma in passato i neroverdi non venivano esclusi per motivi "politici" perchè erano i più forti. Oggi, più o meno a parità di valore con gli altri, gli aquilani vengono sempre esclusi. D'altra parte, oggi, per la società non è soltanto una questione di prestigio mandare atleti in Nazionale. Ai giocatori convocati, infatti la Federazione assegna "borse di studio" (!). Perciò alle società conviene "premere" per la convocazione per tenersi buoni i sempre scalpitanti elementi migliori.
Gli aquilani, forse gli ultimi dilettanti in Italia, difficilmente potranno contare su questi benefici perchè? E' vero che la Federazione Italiana Rugby sta diventando sempre di più una Liga. E' vero che uno scudetto non esce dal Veneto da quasi dieci anni, da quando cioè lo vinse proprio L'Aquila ed è anche giusto che chi è più forte abbia poi i suoi giusti vantaggi. Ma è anche vero che i dirigenti neroverdi non hanno mai voluto capire l'importanza di conquistare almeno una piccola "fetta" del potere in Federazione. Qualche esempio: L'Aquila è l'unico "polo" rugbistico che non esprime un arbitro di serie A (!); Loreto Cucchiarelli, un tecnico aquilano, alla guida della Nazionale è rimasto da Natale a Santo Stefano e certo non per suoi demeriti (!).
Così la Scavolini ha perduto più di uno strameritato scudetto a livello giovanile: chi ha dimenticato la beffa dell'Under 17 di alcuni anni fa quando il titolo già vinto dai fortissimi ragazzi di Busilacchio venne assegnato per un cavillo al Benevento di Ascantini (a quei tempi "potente" quanto un veneto)? E chi ha dimenticato la beffa dell'Under 19 di Salvi col titolo consegnato sul campo e poi assegnato d'ufficio al Rovigo? Per l'inarrestabile scemare della propria forza e del proprio prestigio, L'Aquila Rugby rischia di sparire dal panorama nazionale. E solo Alberone crede che "si deve andare orgogliosi di essere tra te prime cinque società"... Società della Liga Rugby Lombardo Veneta.