"Un'orchestra sinfonica stabile è il termometro di un territorio"
Con una lezione-concerto su Ferruccio Busoni, il grande e difficile compositore italiano di cui è uno dei massimi interpreti, il pianista aquilano Carlo Grante sarà per la prima volta ospite domani (ore 18 al Ridotto) della stagione dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese. Grante è pianista di altissimo profilo artistico, per il rilievo internazionale della sua attività concertistica, con la quale ha presentato al pubblico delle principali sale del mondo repertori tanto vasti quanto originali, sia per l'impegno della sua attività discografica. Al suo debutto con la Sinfonica, torna in questa occasione nella sua città natale, con un progetto di partnership musicale molto articolato che la vede come pianista in residenza.
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Domanda: Cosa vuol dire per lei assumersi questo ruolo?
Risposta. «È un ruolo certamente nuovo nel nostro Paese, ma non altrove. Il pianista si presta in qualità di solista con orchestra in recital e collaborazioni di vario tipo, e in tutto ciò che possa risultare utile alla promozione delle attività dell'istituzione presso la comunità locale. Oltre alla lezione-concerto dedicata a Busoni, sono al momento previste due esibizioni con l'Osa e da almeno una di queste verrà realizzata una produzione video».
D.: Che potenzialità esprime, a suo parere, per l'Abruzzo e per L'Aquila la presenza di una orchestra stabile sul territorio?
R. «Sull'importanza e sulla necessità di un'orchestra meritevole di sussidi statali molto si è dibattuto e molto si è fatto con risultati di qualità e impatto sulla comunità. Il modello tedesco, con le sue oltre cento orchestre statali, è difficilmente emulabile e ancor meno raggiungibile un modello come quello americano, con orchestre sorrette da donazioni e sponsor. Migliorare per l'Italia però non è impossibile. Stando ai fatti, fare solo “politica” per avere aiuto dalla “politica” produce ricatti (dalla politica) e dipendenze. Ogni società civile, di tradizione o in via di sviluppo, vede nell'orchestra sinfonica il termometro della sua capacità organizzativa e selettiva. Laddove c'è un'orchestra sinfonica di qualità, c'è un senso di fiducia nella capacità di gestire una struttura formata da esperti. Un'orchestra è l'espressione di un territorio e un esempio concreto di abilità amministrativa e di buon gusto».
D.: Tra i suoi prossimi impegni una prima assoluta del compositore americano Bruce Adoplhe a Zurigo. Qual è il suo rapporto con la musica d'oggi?
R. «Mi piace collaborare con compositori, soprattutto quando la loro creazione è in fieri. In anni recenti il “nostro” Roman Vlad ha scritto per me il monumentale Opus Triplex, di concezione Busoniana, e il Concerto italiano per pianoforte e orchestra, eseguito e trasmesso in diretta su Radio 3 il giorno del suo 90.mo compleanno. Similmente, Adolphe ha prodotto nuovi lavori ispirati anche dalla nostra neo-amicizia artistica».
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Angelo De Nicola