SOLTANTO PER I "GIOIELLI" NECESSARI 300 MILIONI DI EURO
L'AQUILA - Trecento milioni di euro. E' la spaventosa cifra (per la precisione 298 milioni e 680 mila euro) che, secondo una prima stima, è necessaria per ripristinare e restaurare i principali monumenti devastati dal terremoto del 6 aprile. La cifra si ricava sommando le "schede di valutazione e censimento dei danni" elaborate dalla Protezione civile e firmate dal vicecommissario per la Tutela dei beni culturali, ingegnere Luciano Marchetti. Schede (consultabili anche sul sito Internet www.laquilanuova.org) che, secondo Silvio Berlusconi, dovrebbero rappresentare una sorta di "lista di nozze" in cui i Grandi della Terra, in particolare in occasione del G8, potrebbero scegliere chi "sposare" finanziandone il restauro facendo scattare una gara internazionale a chi è più generoso ed efficiente. Forse per questo, ogni scheda si sofferma sui "legami storici con altre città o nazioni".
Si tratta di 45 monumenti (vedi elenco completo pubblicato qui in fondo) all'interno del "cratere", anche se per la quasi totalità sono aquilani. A principio erano 44, appunto i "44 monumenti da salvare" di cui il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, ha più volte parlato. Poi, si è aggiunta la scheda riguardante il Convento di San Giuliano (tanto caro agli aquilani e che, peraltro, ospita anche il "Museo di scienze naturali ed umane") nient'affatto secondario, come intervento, visto che secondo la scheda tecnica, necessita di 4 milioni di euro (con 3 anni e mezzo di stima dei tempi d'intervento) poichè presenta, tra l'altro, «lesioni di grave entità con situazione prossima al crollo delle volte della chiesa e delle cappelle laterali» nonchè «lesioni di grave entità nelle sale museali».
Quattro milioni. Nulla in confronto alla stima fatta per il Castello Cinquecentesco. La Fortezza spagnola che resistè al precedente terremoto del 1703 (seppure non ci sarebbe piena chiarezza, nelle fonti storiche, su tale "resistenza"), il prototipo d'arte militare le cui mura in alcuni punti misurano 8 metri di spessore, la sede del Museo nazionale d'Abruzzo, il monumento che non ha avuto la "fortuna" di assurgere a simbolo del sisma del 6 aprile, è quello che necessita dell'intervento più corposo: 50 milioni. Cioè un sesto dell'intero budget per i 45 monumenti da salvare e molto lontano dai 6,5 milioni (4 anni d'intervento) per la chiesa delle Anime Sante, questa sì simbolo del sisma. Per il Forte Spagnolo, la scheda parla di «crollo parziale degli orizzontamenti, delle coperture, della sommità della parte laterale. Lesioni di grave entità sulle pareti verticali; grave ribaltamento del loggiato e dei piloni al piano terra. Gravi danni al patrimonio storico-artistico del Museo nazionale d'Abruzzo». Indissolubile il legame con la nazione iberica tanto che, ricorda la scheda, «in realtà doveva essere edificato in Spagna».
Al secondo posto di questa tristissima classifica c'è la basilica di San Bernardino ed il suo complesso monumentale. Occorrono 37 milioni di euro (e dieci anni di tempi d'intervento) per il «crollo della cella campanaria, lesioni di grave entità di: tamburo, cupola, zona absidale, parete longitudinale, convento e caserma». Anche in questo caso, questa basilica non ha avuto la "fortuna" di essere scelta dai mass media, forse perchè, a parte il campanile, la struttura esterna non ha avuto crolli. Come invece è accaduto all'altra basilica, Collemaggio, che necessita di 16 milioni di intervento (tempi: 4 anni per il complesso monumentale e 3 per la basilica) per i vari crolli, soprattutto quello dell'abside.
Collemaggio non è nella "top five". Al terzo posto, infatti, per corposità dell'intervento, c'è il Duomo ed il Palazzo della Curia con 33 milioni e 700 mila euro (5 anni per la chiesa e 6 per il complesso monumentale) a causa del «crollo di arco trionfale e di cupola e transetto; lesione di grave entità: delle volte dell'aula e delle navate laterali; delle volte delle parete laterali e della zona absidale». Al quarto posto, stavolta uno dei "simboli": il palazzo della Prefettura. Ventisette i milioni (5 anni): «L'edificio- si legge nella scheda- è interamente crollato a meno del piano terra che tuttavia presenta gravissime lesioni. Sono necessarie e urgenti opere provvisionali per evitare la perdita del bene». Infine, al quinto posto il Palazzo che ospita la Biblioteca provinciale: 25 i milioni (8 anni) poichè «il palazzo presenta un quadro fessurativo di gravissima entità con lesioni a taglio sia sui maschi, sia sulle fasce. La facciata provinciale presenta l'attivazione di un meccanismo di ribaltamento prossimo alla perdita del bene che necessita di un'immediata messa in sicurezza. Le volte risultano anch'esse danneggiate con lesioni di grave entità».
Ecco la lista:
L'AQUILA- CHIESE ED EDIFICI SACRI
- San Massimo e Curia 32,7 milioni (stima lavori) 5 anni più 6 (stima tempi d'intervento) -
Basilica di Collemaggio 16 ml (7 anni)
- Santa Giusta 5,8 ml (4 anni)
- San Pietro di Coppito 1,550 ml (26 mesi)
- Santa Maria Paganica 4,5 ml (4 anni)
- San Marciano 0,8 ml (2 anni)
- Anime Sante 6,5 ml (4 anni)
- Chiesa di San Biagio 1,7 ml (2 anni)
- San Marco 3,2 ml (26 mesi)
- Monastero della Beata Antonia 4,1 ml (3 anni) - San Silvestro 2,2 (2,5 anni)
- San Domenico 9 ml (4 anni)
- Sant'Agostino 6 ml (3 anni)
- Basilica di San Bernardino 36 ml (10 anni) - Oratorio di Sant'Antonio 1 ml (2 anni)
- Santa Maria del Soccorso al Cimitero 4 ml (2,5 anni)
- Santa Maria di Roio 0,7 ml (2 anni)
- Santa Maria della Misericordia 2,5 ml (26 mesi)
- Chiesa di San Filippo 1,450 ml (2 anni)
- Convento di San Giuliano 4 ml (3,5 anni)
L'AQUILA - PALAZZI STORICI
- Castello Cinquecentesco 50 ml (8 anni)
- Palazzo della Prefettura 27 ml (5 anni)
- Palazzo Ardinghelli 3,4 ml (28 mesi)
- Palazzo Branconi- Farinosi 2,5 ml (26 mesi)
- Palazzo Margherita e torre civica 4,8 (3,5 anni)
- Biblioteca provinciale ai 25 ml (8 anni)
- Palazzetto dei Nobili 0,9 ml (2 anni)
- Teatro Comunale 2,4 ml (26 mesi)
- Palazzo Carli 6 ml (26 mesi)
- Museo di Santa Maria dei Raccomandati 5,8 (3 anni)
- Palazzo Persichetti 2,3 ml (2 anni)
- Palazzo Quinzi 3,350 (28 mesi)
- Palazzo Alfieri 2,7 ml (26 mesi)
FRAZIONI DELL'AQUILA
San Vittorino
- Anfiteatro di Amiternum 3,5 (3 anni)
- San Michele e catacombe 1,8 ml (2,5 anni)
Paganica
- Chiesa della Concezione 1,3 ml (2,5 anni)
Bazzano
- Chiesa di Santa Giusta 0,9 ml (2 anni)
Roio
- Santuario di Roio 1,3 ml (2 anni)
San Gregorio
- Chiesa di San Gregorio Magno 3,8 ml (3 anni)
COMUNI PROVINCIA DELL'AQUILA
Fossa
- Chiesa di Santa Maria ad Cryptas 0,6 ml (2 anni)
Rocca di Cambio
- Chiesa di Santa Lucia 2,1 ml (2,5 anni)
Santo Stefano di Sessanio
- Torre medicea 0,8 ml (2 anni)
Sulmona
- Badia Morronese 6 ml (3 anni)
Sant'Eusanio Forconese
- Chiesa di Sant'Eusanio 1,1 ml (26 mesi)
COMUNI PROVINCIA DI PESCARA
Torre de' Passeri
- Abbazia e chiesa di San Clemente a Casauria 1,630 ml (2 anni più 1).
Si tratta di 45 monumenti (vedi elenco completo pubblicato qui in fondo) all'interno del "cratere", anche se per la quasi totalità sono aquilani. A principio erano 44, appunto i "44 monumenti da salvare" di cui il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, ha più volte parlato. Poi, si è aggiunta la scheda riguardante il Convento di San Giuliano (tanto caro agli aquilani e che, peraltro, ospita anche il "Museo di scienze naturali ed umane") nient'affatto secondario, come intervento, visto che secondo la scheda tecnica, necessita di 4 milioni di euro (con 3 anni e mezzo di stima dei tempi d'intervento) poichè presenta, tra l'altro, «lesioni di grave entità con situazione prossima al crollo delle volte della chiesa e delle cappelle laterali» nonchè «lesioni di grave entità nelle sale museali».
Quattro milioni. Nulla in confronto alla stima fatta per il Castello Cinquecentesco. La Fortezza spagnola che resistè al precedente terremoto del 1703 (seppure non ci sarebbe piena chiarezza, nelle fonti storiche, su tale "resistenza"), il prototipo d'arte militare le cui mura in alcuni punti misurano 8 metri di spessore, la sede del Museo nazionale d'Abruzzo, il monumento che non ha avuto la "fortuna" di assurgere a simbolo del sisma del 6 aprile, è quello che necessita dell'intervento più corposo: 50 milioni. Cioè un sesto dell'intero budget per i 45 monumenti da salvare e molto lontano dai 6,5 milioni (4 anni d'intervento) per la chiesa delle Anime Sante, questa sì simbolo del sisma. Per il Forte Spagnolo, la scheda parla di «crollo parziale degli orizzontamenti, delle coperture, della sommità della parte laterale. Lesioni di grave entità sulle pareti verticali; grave ribaltamento del loggiato e dei piloni al piano terra. Gravi danni al patrimonio storico-artistico del Museo nazionale d'Abruzzo». Indissolubile il legame con la nazione iberica tanto che, ricorda la scheda, «in realtà doveva essere edificato in Spagna».
Al secondo posto di questa tristissima classifica c'è la basilica di San Bernardino ed il suo complesso monumentale. Occorrono 37 milioni di euro (e dieci anni di tempi d'intervento) per il «crollo della cella campanaria, lesioni di grave entità di: tamburo, cupola, zona absidale, parete longitudinale, convento e caserma». Anche in questo caso, questa basilica non ha avuto la "fortuna" di essere scelta dai mass media, forse perchè, a parte il campanile, la struttura esterna non ha avuto crolli. Come invece è accaduto all'altra basilica, Collemaggio, che necessita di 16 milioni di intervento (tempi: 4 anni per il complesso monumentale e 3 per la basilica) per i vari crolli, soprattutto quello dell'abside.
Collemaggio non è nella "top five". Al terzo posto, infatti, per corposità dell'intervento, c'è il Duomo ed il Palazzo della Curia con 33 milioni e 700 mila euro (5 anni per la chiesa e 6 per il complesso monumentale) a causa del «crollo di arco trionfale e di cupola e transetto; lesione di grave entità: delle volte dell'aula e delle navate laterali; delle volte delle parete laterali e della zona absidale». Al quarto posto, stavolta uno dei "simboli": il palazzo della Prefettura. Ventisette i milioni (5 anni): «L'edificio- si legge nella scheda- è interamente crollato a meno del piano terra che tuttavia presenta gravissime lesioni. Sono necessarie e urgenti opere provvisionali per evitare la perdita del bene». Infine, al quinto posto il Palazzo che ospita la Biblioteca provinciale: 25 i milioni (8 anni) poichè «il palazzo presenta un quadro fessurativo di gravissima entità con lesioni a taglio sia sui maschi, sia sulle fasce. La facciata provinciale presenta l'attivazione di un meccanismo di ribaltamento prossimo alla perdita del bene che necessita di un'immediata messa in sicurezza. Le volte risultano anch'esse danneggiate con lesioni di grave entità».
Ecco la lista:
L'AQUILA- CHIESE ED EDIFICI SACRI
- San Massimo e Curia 32,7 milioni (stima lavori) 5 anni più 6 (stima tempi d'intervento) -
Basilica di Collemaggio 16 ml (7 anni)
- Santa Giusta 5,8 ml (4 anni)
- San Pietro di Coppito 1,550 ml (26 mesi)
- Santa Maria Paganica 4,5 ml (4 anni)
- San Marciano 0,8 ml (2 anni)
- Anime Sante 6,5 ml (4 anni)
- Chiesa di San Biagio 1,7 ml (2 anni)
- San Marco 3,2 ml (26 mesi)
- Monastero della Beata Antonia 4,1 ml (3 anni) - San Silvestro 2,2 (2,5 anni)
- San Domenico 9 ml (4 anni)
- Sant'Agostino 6 ml (3 anni)
- Basilica di San Bernardino 36 ml (10 anni) - Oratorio di Sant'Antonio 1 ml (2 anni)
- Santa Maria del Soccorso al Cimitero 4 ml (2,5 anni)
- Santa Maria di Roio 0,7 ml (2 anni)
- Santa Maria della Misericordia 2,5 ml (26 mesi)
- Chiesa di San Filippo 1,450 ml (2 anni)
- Convento di San Giuliano 4 ml (3,5 anni)
L'AQUILA - PALAZZI STORICI
- Castello Cinquecentesco 50 ml (8 anni)
- Palazzo della Prefettura 27 ml (5 anni)
- Palazzo Ardinghelli 3,4 ml (28 mesi)
- Palazzo Branconi- Farinosi 2,5 ml (26 mesi)
- Palazzo Margherita e torre civica 4,8 (3,5 anni)
- Biblioteca provinciale ai 25 ml (8 anni)
- Palazzetto dei Nobili 0,9 ml (2 anni)
- Teatro Comunale 2,4 ml (26 mesi)
- Palazzo Carli 6 ml (26 mesi)
- Museo di Santa Maria dei Raccomandati 5,8 (3 anni)
- Palazzo Persichetti 2,3 ml (2 anni)
- Palazzo Quinzi 3,350 (28 mesi)
- Palazzo Alfieri 2,7 ml (26 mesi)
FRAZIONI DELL'AQUILA
San Vittorino
- Anfiteatro di Amiternum 3,5 (3 anni)
- San Michele e catacombe 1,8 ml (2,5 anni)
Paganica
- Chiesa della Concezione 1,3 ml (2,5 anni)
Bazzano
- Chiesa di Santa Giusta 0,9 ml (2 anni)
Roio
- Santuario di Roio 1,3 ml (2 anni)
San Gregorio
- Chiesa di San Gregorio Magno 3,8 ml (3 anni)
COMUNI PROVINCIA DELL'AQUILA
Fossa
- Chiesa di Santa Maria ad Cryptas 0,6 ml (2 anni)
Rocca di Cambio
- Chiesa di Santa Lucia 2,1 ml (2,5 anni)
Santo Stefano di Sessanio
- Torre medicea 0,8 ml (2 anni)
Sulmona
- Badia Morronese 6 ml (3 anni)
Sant'Eusanio Forconese
- Chiesa di Sant'Eusanio 1,1 ml (26 mesi)
COMUNI PROVINCIA DI PESCARA
Torre de' Passeri
- Abbazia e chiesa di San Clemente a Casauria 1,630 ml (2 anni più 1).
Angelo De Nicola