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UN PARTY PER ONNA ALL'AMBASCIATA TEDESCA



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L'AQUILA - A Onna tornano i tedeschi. Stavolta per dare una mano. Domani, 11 giugno, ricorre il triste anniversario (65 anni) della strage nazista che fece 17 morti. Dopo le 42 vittime del terremoto del 6 aprile, la nazione tedesca aveva già manifestato la volontà di adoperarsi per la ricostruzione della frazione così martoriata dalla furia dell'uomo e, ora, da quella del sisma.

Ma l'ambasciatore tedesco in Italia, Micheal Steiner, ha pensato anche all'immediato, organizzando un "party". Una festa in ambasciata «per celebrare la ricorrenza- si legge in una nota- della strage nazista in cui morirono 17 civili innocenti giustiziati dalla Wehrmacht ma anche per sottolineare l'amicizia con gli Onnesi e la collaborazione nella ricostruzione di Onna». L'ambasciatore Steiner, che al mattino alle 11 parteciperà alle celebrazioni, ha invitato tutti gli abitanti di Onna presso la sua residenza Villa Almone a Roma con partenza alle 17 a bordo di pullman messi a disposizione dell'Ambasciata stessa con. La serata, che si concluderà con un buffet, sarà allietata da musica dal vivo suonata da una band abruzzese. Alle 21 il ritorno a Onna.

La strage di Onna, individuata dall'esercito tedesco quale sede di una compagnia di sussistenza, come hanno ricostruito gli storici prese pretesto da un episodio legato alle famiglia di Silvio Papola, al quale, il 2 giugno, furono requisiti due cavalli che erano al pascolo guardati a vista dal figlio Mario (morto per le conseguenze del terremoto). L'altra figlia Cristina fu catturata e uccisa, prima vittima di quei giorni di follia.

La strage avvenne nell'abitazione di Biagio Ludovici. La casa fu fatta crollare con le mine. Altre dieci case, individuate grazie alla complicità di esponenti del fascismo locale, furono distrutte. I tedeschi lasciarono a Onna vittime e macerie. 65 anni fa.

Angelo De Nicola