VIA L'OBBROBRIO A PORTA RIVERA: CI HA PENSATO IL SISMA
L'AQUILA - Quello che diverse amministrazioni comunali non hanno potuto, è
invece riuscito al terremoto. Non esiste più il "palazzo" in eterna costruzione
che faceva bella (si fa per dire!) mostra di sè proprio di fronte a Porta
Rivera. Ovvero in una delle zone più belle della città, a venti metri dalla
monumentale fontana delle 99 Cannelle. Lo stabile, incompleto dalla sua
costruzione iniziata (chissà con quale concessione...) alla fine degli anni
Settanta, era rimasto in piedi dopo la terribile scossa del 6 aprile. Poi,
alcuni giorni fa, ne è stato deciso l'abbattimento, probabilmente perchè
pericolante.
La questione dell'abbattimento si trascinava da anni. Nell'agosto 2004, l'allora presidente del Consiglio comunale dell'Aquila, Vito Colonna (oggi consigliere d'opposizione), auspicava in un pubblico intervento che si definisse al più presto la vicenda riguardante il fabbricato mai completato. «Un immobile- scriveva Colonna in una dettagliata nota- che deturpa una zona bellissima dell'Aquila, a pochi passi dalle 99 Cannelle». Dopo aver ricordato il proprio interessamento affinché al posto dell'immobile venisse realizzato un parcheggio per i bus turistici, Colonna ripercorreva le tappe di una vicenda quindicennale imperniata sull'acquisizione da parte del Comune dell'immobile dai proprietari, gli eredi Giuliani. «La proprietà- ricordava il presidente del Consiglio comunale- tempo addietro ha presentato un piano d'area per arrivare a una soluzione del problema consistente nella realizzazione di interventi nella zona circostante (compreso l'abbattimento) i cui costi non sono troppo pesanti per il Comune. Questa potrebbe essere la base per sboccare la questione. Tuttavia- concludeva- qualsiasi sia la via giuridica da percorrere è prioritaria la definizione dei rapporti con la proprietà per raggiungere l'obiettivo di rendere più fruibile quella parte della città».
Nel 2005, poi, l'amministrazione annunciò la conclusione, entro due mesi, del project financing per riqualificare la zona.
Ci ha pensato il terremoto.
La questione dell'abbattimento si trascinava da anni. Nell'agosto 2004, l'allora presidente del Consiglio comunale dell'Aquila, Vito Colonna (oggi consigliere d'opposizione), auspicava in un pubblico intervento che si definisse al più presto la vicenda riguardante il fabbricato mai completato. «Un immobile- scriveva Colonna in una dettagliata nota- che deturpa una zona bellissima dell'Aquila, a pochi passi dalle 99 Cannelle». Dopo aver ricordato il proprio interessamento affinché al posto dell'immobile venisse realizzato un parcheggio per i bus turistici, Colonna ripercorreva le tappe di una vicenda quindicennale imperniata sull'acquisizione da parte del Comune dell'immobile dai proprietari, gli eredi Giuliani. «La proprietà- ricordava il presidente del Consiglio comunale- tempo addietro ha presentato un piano d'area per arrivare a una soluzione del problema consistente nella realizzazione di interventi nella zona circostante (compreso l'abbattimento) i cui costi non sono troppo pesanti per il Comune. Questa potrebbe essere la base per sboccare la questione. Tuttavia- concludeva- qualsiasi sia la via giuridica da percorrere è prioritaria la definizione dei rapporti con la proprietà per raggiungere l'obiettivo di rendere più fruibile quella parte della città».
Nel 2005, poi, l'amministrazione annunciò la conclusione, entro due mesi, del project financing per riqualificare la zona.
Ci ha pensato il terremoto.
Angelo De Nicola