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"ZACK" COME CELESTINO: ADDIO GIUBBE ROSSE



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L’AQUILA - Chissà se, al momento di prendere la difficile decisione, ha pensato al suo conterraneo del Morrone, Celestino V, l’unico grande Papa dimissionario della storia. Giuliano Zaccardelli, abruzzese di Prezza (L’Aquila), il primo italo-canadese ad aver raggiunto i vertici della ”Royal Canadian Mounted Police” (Rcmp), si è dimesso dopo una settimana di fuoco che lo ha visto al centro di aspre polemiche sul caso di Maher Arar, un ingegnere canadese di origine siriana deportato a Damasco dagli americani e poi torturato nelle carceri del suo paese d'origine dopo che le mitiche ”Giubbe Rosse” lo avevano erroneamente definito «vicino ad Al Qaeda».

Il gesto di ”Zack”, come Zaccardelli è chiamato dagli amici anche a Prezza, ha gettato in parte nello sconforto la numerosa e forte comunità abruzzese in Canada visto che la sua nomina aveva assunto un grande valore simbolico. In parte perchè Zaccardelli, ad unanime giudizio della stampa, avrebbe mostrato schiena dritta, arrivando addirittura alle pubbliche scuse «per un errore commesso in buona fede». Nel dare l’annuncio delle dimissioni di Zaccardelli, lo stesso premier conservatore Stephen Harper in Parlamento non ha mancato di ringraziare l'operato della primo capo italo-canadese delle Giubbe Rosse: «Ringrazio il ”commissioner” per la dedizione con la quale ha svolto il suo lavoro nell'interesse dell'Rcmp e del Canada».

La polemica su Zaccardelli, 59 anni, al vertice dell'Rcmp dal settembre 2000, era divampata lunedì scorso, dopo la seconda deposizione resa dal capo delle Giubbe Rosse sul caso Arar e nella quale era stata fornita una versione dei fatti che contraddiceva quanto da lui dichiarato in precedenza durante la prima testimonianza, resa nel settembre scorso. Zaccardelli aveva ammesso di aver fornito, sotto giuramento, delle «informazioni poco accurate» durante la prima deposizione.

Informazioni sbagliate che, tuttavia, risultarono determinanti nella decisione, adottata dagli Usa, di deportare Arar a Damasco, come ha accertato da una commissione d'inchiesta. Lunedì scorso, il colpo di scena: sotto giuramento, Zaccardelli ha affermato che quanto aveva sostenuto non era vero. «Mi dispiace -ha detto- e chiedo scusa per questo errore».

La sua carriera, fino ad una settimana fa, era stata impeccabile. Zaccardelli, che vive a Ottawa con la moglie Bette, è nato nel 1947 a Prezza ed è considerato uno degli investigatori più abili delle forze di polizia canadesi per aver messo a segno numerose operazioni di smantellamento del crimine organizzato, operando spesso spalla a spalla con i colleghi statunitensi di frontiera. Nel febbraio del 2001, dopo aver incontrato l’allora ministro degli Esteri, Lamberto Dini, accompagnato dall’allora ministro alla Finanze, Ottaviano Del Turco, visitò la scuola aquilana della Guardia di Finanza e fu ricevuto all'Emiciclo dall’allora presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Tagliente. Nel 2005 l'allora presidente della Repubblica Ciampi lo nominò ”Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica”.