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RATZINGER E CIAMPI VICINI DI VACANZE



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dal nostro inviato
ROCCA DI MEZZO (L’Aquila) - File d’auto, con sci sul portabagagli, che sciamano dagli impianti di Campo Felice; tetti sotto una coltre di neve; ghiaccioli che pendono dalle grondaie; segnaletica in legno ad indicare i sentieri e, entrando nel bar della piazza centrale, gli occhiali appannati anche per i fumi di un ottimo ”bombardino”: la Valle d’Aosta è qui, in Abruzzo, ad un’ora e mezzo da Roma. Dove ha casa il presidente Ciampi e dove sorgerà la ”villa del Papa”.

Non è uno spot, ma realtà a Rocca di Mezzo, la capitale dell’Altopiano delle Rocche che si sta imponendo come sede per convention politiche (la ”Fabbrica” di Prodi nel luglio scorso, tra una settimana la ”Festa nazionale sulla neve della Margherita”) e non solo (a settembre vertice dei cinquemila Comuni dell’Anci). E ora anche come sede per soggiorni ritempranti nientemeno che del Santo Padre. Qualche giorno fa il Consiglio comunale rocchigiano ha approvato la variante al ”Piano di fabbricazione” (il Prg, il primo, lo sta redigendo il professor Marcello Vittorini, urbanista di fama) con la quale si dà il via libera «all’ampliamento ed ammodernamento» di quella che era finora la villetta per i soggiorni estivi del Segretario di Stato Vaticano, cardinale Angelo Sodano.

Il sogno delle Rocche inizia quindici di anni fa. Monsignor Vittorio Di Paola, anziano parroco a Roma di Santa Maria degli Angeli ma rocchigiano doc (il nipote Roberto è oggi Direttore regionale abruzzese dei Beni culturali e paesaggistici dopo esser stato Soprintendente a Roma) dona al Vicariato la sua graziosa villetta in pietra, a due passi dalla chiesa di San Leucio e ad un chilometro dal centro del paese, con una corte di 2.500 mq di terreno. Sodano, a caccia d’aria buona e di frescura, decide di soggiornarvi per un breve periodo estivo.

Da allora ”Il Cardinale”, come lo chiamano qui sulle Rocche, non è mai mancato tra fine luglio e inizio agosto. Tanto che Rocca di Mezzo gli ha dato anche la cittadinanza onoraria. «Fu il cardinale- racconta l’arcivescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari- a lanciare l’idea nell’estate del 1999: visti i già incipienti problemi di salute di Giovanni Paolo II, perchè non sfruttare la vicina ”villetta Di Paola” invece della lontana Valle d’Aosta?».

«Il cardinale è stato l’artefice- dice il parroco di Rocca di Mezzo, don Vincenzo Catalfo- poi, l’allora e l’attuale sindaco hanno fatto il resto. Grazie a tanti benefattori, il sogno è realtà».

I benefattori, appunto. L’idea è stata trasfusa in un progetto: non soltanto l’ampliamento della villetta ma anche l’acquisizione dei terreni circostanti per almeno altri 5.000 mq al fine di realizzare una «doverosa zona di rispetto». Per acquisire la quindicina di particelle (con un nugolo di proprietari per ognuna) di terreno agricolo (che negli anni Sessanta sembrava destinato ad ospitare un villaggio turistico) la Curia aquilana lanciò una sottoscrizione.

«Ci siamo presi pure qualche critica- spiega l’arcivescovo Molinari-: ma come, ci rimproverò qualcuno, invece che ai poveri pensate a costruire una megavilla? La Curia s’è limitata a sensibilizzare chi potesse acquisire quei terreni per un nobile scopo».

«Dopo l’appello dell’arcivescovo, l’azione dell’amministrazione comunale è stata decisiva- conferma il parroco- a convincere soprattutto gli imprenditori locali».
«Manca all’appello una sola particella di terreno ma contiamo di risolvere a breve- dice, entusiasta, il sindaco Emilio Nusca (Ds)-. Ci siamo messi a disposizione del cardinale Sodano e ce l’abbiamo fatta: entro l’anno contiamo di completare i lavori».

Gongola anche il predecessore, Giovanni Cocciante, che come primo cittadino s’è presa la soddisfazione di dare la cittadinanza onoraria a Carlo Azeglio Ciampi, nel maggio del 1999, proprio qualche giorno prima che il più illustre villeggiante delle Rocche (il presidente possiede due appartamenti a Rocca di Mezzo) diventasse l’inquilino del Quirinale, ed allo stesso Sodano il 31 luglio 2000: «L’idea, nel 1999, fu cucita addosso al Papa ”montanaro”, Giovanni Paolo II che fece la sua prima oceanica adunata di giovani proprio qui da noi, il 9 agosto 1986, per il raduno mondiale dei boy-scout. Ora potremmo diventare una piccola Castel Gandolfo e un’alternativa alla ”lontana” Valle d’Aosta. Qui l’aria è buona».