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ANM: "L'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO NON SI TOCCA"



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L'AQUILA - "L'inaugurazione dell'anno giudiziario non è un'inutile parata ma uno dei momenti istituzionali in cui le componenti che partecipano all'amministrazione della giustizia, possono esprimere le loro posizioni e confrontarsi con quelle degli altri. Un confronto che noi auspichiamo sia sereno, non uno scontro".

Il giudice Angelo Zaccagnini, segretario della sezione abruzzese dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) difende la cerimonia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario (in programma, nel Distretto abruzzese, il 18 prossimo all'Aquila) che Forza Italia vorrebbe abolire. Una proposta fatta alla luce della protesta che proprio l'Anm ha annunciato di voler attuare durante le varie cerimonie: ovvero sfilare con una Costituzione in mano.

"Si tratta di una manifestazione silenziosa- spiega ancora Zaccagnini- contro coloro che vorrebbero dare lezioni proprio a chi, ogni giorno, vive sulla propria pelle i problemi della giustizia. Lo sanno o no certo politici che non ci sono auto di servizio per andare ad interrogare detenuti in carcere o che per anni sono mancati dattilografi per digitare le sentenze o che spesso andiamo in udienza senza la fondamentale figura del cancelliere? Noi non accettiamo lezioni da nessuno. Al contrario, con serenità, vorremmo contribuire come avviene in tutti i paesi democratici, alla realizzazione delle tanto auspicate riforme della giustizia".

La proposta di abolire la cerimonia non piace nemmeno all'avvocato Stefano Rossi, presidente dell Camera penale dell'Aquila. "A parte il fatto- dice l'avvocato- che si tratta di un adempimento previsto dalla legge, dagli articoli 86 e 87 dell'Ordinamento giudiziario che obbligano il Procuratore generale a tenere una relazione, ma è anche un'utile occasione di confronto. Che poi questo confronto si sia trasformato in uno scontro è dovuto alla politicizzazione del sistema: magistrati contro avvocati, politici contro magistrati e via di seguito. Ma la cerimonia, avendo perduto il carattere di parata che ebbe in tempi ormai superati, resta un'occasione unica per tastare il polso alla giustizia".