BERLUSCONI DAL PAPA SCORTATO DA UN AQUILANO
L'AQUILA - Quando D'Alema, nel gennaio '99, oltrepassò il Tevere, ad accogliere nel Cortile di San Damaso l'allora premier tra i nove gentiluomini della "Famiglia Pontificia", c'era Antonio Cicchetti. L'altro ieri, ad accogliere Silvio Berlusconi nella visita in Vaticano, c'era sempre lui, Antonio Cicchetti. C'è sempre, nei momenti che contano, l'aquilano supermanager sanitario (è originario, e ci tiene, della frazione Santi di Preturo). Anche nel "piccolo mondo" aquilano, Cicchetti c'era (presidente del Comitato per il Giubileo) quando il Comune lo guidava Centi, e c'è oggi (presidente dell'Istituzione Perdonanza) con Tempesta. Senza contare che dal 1992 è presidente dei Solisti Aquilani, diretti da Franco Mannino (amico personale del Presidente della Repubblica, Ciampi).
Ma, soprattutto, Cicchetti c'è sempre quando si tratta di candidature che contano, in Abruzzo come nel Paese. Il direttore amministrativo del Policlinico Gemelli (ospedale di fiducia del Papa, come lo è dell'ex presidente Scalfaro e di tanti altri vip) venne a lungo indicato quale candidato Governatore d'Abruzzo mentre alcuni giorni fa veniva dato in pole position quale ministro della Sanità del "Berlusconi II". Il suo nome era stato caldeggiato dalle gerarchie cattoliche all'altro abruzzese Gianni Letta "come buon ministro della Sanità". Così, l'altro ieri, a Cicchetti è toccata una piccola rivincita: accogliere in Vaticano Berlusconi ed il suo seguito e fare gli onori di casa per incarico diretto del Papa. In frac e decorazioni, Cicchetti era tra le pochissime personalità invitate dal Vaticano per l'incontro con il premier ed è stato tra i primi a salutare il premier nel Cortile di San Damaso. Poi lo ha scortato fino alla Biblioteca privata, accanto al Prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harvey. Infine lo ha salutato nuovamente al momento del congedo, quando il presidente ha ricevuto per la seconda volta gli onori militari da un picchetto della Guardia Svizzera.
I "Gentiluomini della Famiglia Pontificia" sono gli "eredi" della nobiltà papalina (la disciolta Guardia Nobile e dei Camerieri di Spada e Cappa), oggi scelti per meriti professionali e culturali tra personalità di spicco del cattolicesimo romano. Impeccabili nel portamento, maestri d'etichetta, perfetti nel loro frac nero con tante decorazioni in vista, sono addetti all'accoglimento ed accompagnamento degli ospiti del Papa che ricoprano cariche istituzionali: ambasciatori, ministri, premier e Capi di Stato. Sono "appena" 35 a Roma, più altri 20 nel mondo. Candidature eccellenti (per ora mai concretizzate) a parte, il supermanager è assai presente nel territorio aquilano con la sua attività principale. "Emanazione" del Gemelli sono infatti due rinomate Residenze sanitarie assistenziale: quella di Fontecchio e quella di Celano, entrambe dell'Opera S.Maria della Pace. Di cui Cicchetti è vicepresidente.
Ma, soprattutto, Cicchetti c'è sempre quando si tratta di candidature che contano, in Abruzzo come nel Paese. Il direttore amministrativo del Policlinico Gemelli (ospedale di fiducia del Papa, come lo è dell'ex presidente Scalfaro e di tanti altri vip) venne a lungo indicato quale candidato Governatore d'Abruzzo mentre alcuni giorni fa veniva dato in pole position quale ministro della Sanità del "Berlusconi II". Il suo nome era stato caldeggiato dalle gerarchie cattoliche all'altro abruzzese Gianni Letta "come buon ministro della Sanità". Così, l'altro ieri, a Cicchetti è toccata una piccola rivincita: accogliere in Vaticano Berlusconi ed il suo seguito e fare gli onori di casa per incarico diretto del Papa. In frac e decorazioni, Cicchetti era tra le pochissime personalità invitate dal Vaticano per l'incontro con il premier ed è stato tra i primi a salutare il premier nel Cortile di San Damaso. Poi lo ha scortato fino alla Biblioteca privata, accanto al Prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harvey. Infine lo ha salutato nuovamente al momento del congedo, quando il presidente ha ricevuto per la seconda volta gli onori militari da un picchetto della Guardia Svizzera.
I "Gentiluomini della Famiglia Pontificia" sono gli "eredi" della nobiltà papalina (la disciolta Guardia Nobile e dei Camerieri di Spada e Cappa), oggi scelti per meriti professionali e culturali tra personalità di spicco del cattolicesimo romano. Impeccabili nel portamento, maestri d'etichetta, perfetti nel loro frac nero con tante decorazioni in vista, sono addetti all'accoglimento ed accompagnamento degli ospiti del Papa che ricoprano cariche istituzionali: ambasciatori, ministri, premier e Capi di Stato. Sono "appena" 35 a Roma, più altri 20 nel mondo. Candidature eccellenti (per ora mai concretizzate) a parte, il supermanager è assai presente nel territorio aquilano con la sua attività principale. "Emanazione" del Gemelli sono infatti due rinomate Residenze sanitarie assistenziale: quella di Fontecchio e quella di Celano, entrambe dell'Opera S.Maria della Pace. Di cui Cicchetti è vicepresidente.
Angelo De Nicola