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TRADIZIONALE INTERVISTA ”AL CAMINETTO” AL SINDACO



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«Il '99, nostro numero magico, è stato l'anno della rimessa in moto; il 2000 sarà l'anno del lavoro per rilanciare definitivamente questa nostra L'Aquila che, dobbiamo ormai abituarci all'idea, è una grande città con tutti i problemi delle grandi città».

Con la fascia già pronta per celebrare di lì a poco un matrimonio («Chiedono il sindaco ed il sindaco non si fa pregare»), il primo ciattdino dell’Aquila, Biagio Tempesta, non si sottrae a quello che è ormai una tradizione del Messaggero: l'intervista ”al caminetto” in occasione del Natale. Tempo di regali, ma soprattutto di bilanci.

E un regalo grosso così, il sindaco l'ha fatto a Giovanni D.S., un ”originale” giovane aquilano investito da un auto, in maniera grave, lungo viale Corrado IV. Tempesta è andato a trovarlo in ospedale, e lui, Giovanni, ormai fuori pericolo, non sta più nella pelle «per tanto onore».

Domanda: Sindaco, partiamo proprio da Giovanni che, come è noto ai tanti che lo conoscono, ha tre ”fissazioni”: il traffico, i rifiuti ed i randagi. Non gli si può dare torto, o no?
Risposta. «Innanzitutto non ho dato e non voglio dare pubblicità ad un gesto del tutto personale. Certo, il simpatico Giovanni, che spesso telefona al Comune segnalando questi problemi, non ha affatto torto. Cominciamo dal traffico?».

D.: Traffico e megaparcheggio di Collemaggio ancora chiuso...
R. «L'assessore De Paulis sta affrontando di petto la problematica e mi pare stia lavorando bene. Certo, si tratta solo di provvedimenti tampone. La nostra è ormai una grande città che ha bisogno di una rivisitazione generale che intendiamo fare, in particolare, col nuovo Prg che dovrà individuare raccordi e tangeziali ed un nuovo concetto della funzione del centro, dove per centro non si intende solo la parte storica ma anche altri baricentri: Santa Barbara o il Torrione, voglio dire, possono e devono diventare centro. Anche per questo, d'intesa con la Regione, abbiamo avviato un nuovo rapporto con l'Anas per rivedere tutti gli accessi alla città».

D.: E il megaparcheggio?
R. «Fermo restando che anche il megaparcheggio dovrà essere inserito in un più ampio piano traffico (parte del quale presenteremo a giorni) con la ratifica dell'ultimo mutuo per i lavori di riparazione del collettore fognario che questa amministrazione ha scoperto rotto, l'opera dovrebbe vedere in breve tempo la luce del collaudo. Quindi si porrà il problema della gestione. Noi intendiamo rivedere la convenzione ed indire una gara europea».

D.: Passiamo ai rifiuti. Il problema è al palo, o no?
R. «Non mi pare. Faremo l'impianto di smaltimento di rifiuti a Pile. Hanno risposto due ditte ed a breve sarà individuato chi avrà l'appalto».

D.: L'ultima delle tre ”fissazioni”: i cani randagi...
R. «Beh, mi pare che va nettamente meglio. Ma è un po' tutta la città che è più bella e vivibile. Proprio nel 1999 abbiamo avuto una cura particolare per il verde pubblico con l'inaugurazione del parco a Santa Barbara; la ristrutturazione di quello in via Strinella; il progetto di un nuovo parco a Pettino; la reintegra del Parco del Sole. Non solo: stiamo recuperando le aree attorno a Cristo Re; all'ex Liceo Scientifico; lungo viale Gran Sasso o davanti al Circolo tennis. Senza contare le aiuole tornate tali, cioè con i fiori e non piccole discariche; poi i nuovi punti luce, ben 1.300 in un solo anno. Non ultimo è arrivato anche il programma con la Sovrintendenza per un piano del colore degli edifici cittadini. Mi pare proprio che vada meglio».

D.: Gli eterni cantieri in centro, però, guastano un po' l'effetto...
R. «Però questa amministrazione ha rimesso in moto il settore dell'edilizia, così come ha riconosciuto lo stesso presidente dei Costruttori. Certo, i disagi per i cittadini sono notevoli e siamo più volte intervenuti per sollecitare il Cogeri al rispetto di tempi e modalità. Ma è anche vero che se si guardano i lavori già completati, l'effetto è davvero notevole. Il centro sta per ridiventare un salotto».

D.: Sotto il profilo politico, il '99 s'è caratterizzato per un allargamento della maggioranza ma anche per la litigiosità...
R. «Se litigiosità c'è stata questa è stata di un partito, non dell'amministrazione. Ed anzi, chi ha cercato di trasferire nell'amministrazione la litigiosità ha trovato in noi un nemico. Questa maggioranza, ci tengo a precisarlo, s'è distinta per l'affiatamento e per l'operosità, da Forza Italia ad An, da Ccd al Cdu, dai Socialisti democratici al Centro democratico. Non a caso la maggioranza in Consiglio ha raggiunto quasi i tre-quarti, con 29 consiglieri dalla sua parte».

D.: Resta in tutta la drammaticità il nodo dell'occupazione...
R. «Anche in questo campo, se qualche opportunità s'è creata lo si deve all'amministrazione Tempesta. E credo che regalo di Natale migliore, per questa città, non poteva non venire dal drastico ridimensionamento dei tagli all'ex Italtel. Non è certo solo merito nostro. Abbiamo contributo insieme con le forze sindacali a vincere questa battaglia, anche a costo di alzare i toni per dimostrare che la nostra città, su questo fronte, è unita». Buon Natale.