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MASONE: «ECCO LE NUOVE BRIGATE ROSSE»



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L'AQUILA - «Le nuove Brigate Rosse tanto nuove non sono. Affondano le radici nelle vecchie Br che hanno operato negli anni Settanta». Sullo scottante tema del terrorismo, all'indomani della raffica di perquisizioni in tutto il Paese, il Capo della polizia Fernando Masone, ieri mattina all'Aquila per un corso-seminario su ”Sicurezza e criminologia”, aveva cercato di dribblare diplomaticamente i quesiti postigli dai giornalisti. Non s'è potuto, però, tirare indietro quando uno degli studenti partecipanti al corso organizzato dalla facoltà di Formazione della Università dell'Aquila, gli ha fatto a bruciapelo una domanda sulle ”nuove Br”.

«Dai nostri studi si evince chiaramente - ha aggiunto Masone - come le attuali Br siano collegate ai vecchi movimenti. Ma non voglio dire di più per non dare dei vantaggi alle organizzazioni malavitose». Organizzazioni che, ha fatto intendere Masone, sono pericolose tanto quanto quelle di allora.

«Abbiamo fatto perquisizioni in tutta Italia: se abbiamo agito così vuol dire che siamo più che convinti che una ramificazione ci sia»: così il Capo della polizia ha spiegato l'ultima operazione che ha portato anche al sequestro di molti documenti ritenuti interessanti. E sul volantino firmato ”Colonna romana partito combattente comunista” diretto al sindacalista Graziano Trerè, ha aggiunto: «La sigla non esiste, però le caratteristiche del gesto, il fatto che siano entrati all'interno dell'appartamento del sindacalista, forzando la porta, fa riflettere sulla pericolosità di una formazione tutta da scoprire».

L'occasione del seminario, che si inquadra nel più ampio progetto tra l'Università del capoluogo abruzzese e la locale caserma-scuola sottufficiali della Guardia di Finanza, teso a far nascere all'Aquila il ”superfinanziere” (un maresciallo con un diploma di laurea della durata di due anni), ha stimolato il Capo della polizia a tracciare un quadro della situazione.

La criminalità comune, ha detto, è aumentata dello 0,6% nei primi quattro mesi del '99, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; diminuiscono gli omicidi (-10%) ma aumentano rapine (+11%) e furti (5%). Nei primi otto mesi del '99 sono state sciolte 81 organizzazioni criminali con 1.220 associati e arrestati 251 latitanti particolarmente pericolosi di cui 43 catturati all'estero.

«A fronte di una criminalità che cresce anche se non in modo esorbitante - ha spiegato - abbiamo la percezione di un'insicurezza sempre più evidente dei cittadini. È su questo che dobbiamo lavorare. Dobbiamo adoperarci per restituire serenità alla gente. La criminalità diffusa è in crescita, ma lo è anche l'attività della polizia. E' necessario - ha concluso Masone - un maggior investimento sulla prevenzione e sul controllo del territorio con il pieno coinvolgimento degli enti locali».