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OFFESA IN DIRETTA TV, CHIAMBRETTI NEI GUAI



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L’AQUILA - Rischia di dar vita ad un curioso processo la vicenda dell’offesa in diretta Tv fatta dallo scatenato ex ”portalettere” Piero Chiambretti ad un telespettatore aquilano. La Procura presso il Tribunale dell’Aquila ha chiesto al Gip il rinvio a giudizio del popolare uomo di spettacolo con l’accusa di diffamazione aggravata. Secondo il sostituto Salvatore Campochiaro, Chiambretti diffamò Franco Villani, cinquantaseienne assicuratore aquilano nonché infaticabile animatore di una compagnia teatrale (”Il gruppo”), durante il programma di Rai Uno ”Varietà”; condotto da Pippo Baudo. Il Gip Como ha fissato l’udienza preliminare per il 26 maggio.

La vicenda fece discutere. Si verificò nella puntata del 28 marzo ’91. La famiglia Villani era stata scelta come giuria campione tra le duecento collegate per telefono. Durante il collegamento in diretta con l’abitazione dei Villani, Chiambretti di punto in bianco pose una domanda («Scusi, ma quella ragazza se la fa lei o suo figlio?») che non attineva nulla con la conversazione in quel momento, riferendosi ad una ragazza diciassettenne ospite della famiglia dell’assicuratore. Il centralino della Rai venne preso d’assalto: mentre un imbarazzato Pippo Baudo cercò di scusarsi. Villani, scrisse una lettera alla Rai chiedendo scuse formali ed un simbolico risarcimento da devolvere in beneficenza. La Rai, invece, attraverso i suoi legali, rispose che si era trattato solo di un ”gioco” e che nessuna pretesa poteva essere avanzata. Di qui la querela presentata da Villani. «Non si può affermare- commentò Villani- che offendere le persone sia un gioco. Nè potevamo tollerare che la Rai non si scusasse con noi come d’altra parte hanno fatto altri. Lo hanno fatto, per esempio, il regista della trasmissione che ha inviato un omaggio floreale a mia moglie in segno di scusa».

L’inchiesta è andata avanti a rilento. Anche perché si doveva superare una questione: in caso di diffamazione in Tv, la competenza a procedere è della Procura del luogo in cui avviene (in questo caso a Roma) o in quello dove viene recepita (all’Aquila)? Dopo vari scambi tra L’Aquila e Roma, ha proceduto la Procura abruzzese.