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PERSEGUITAVA I FRATI PER TELEFONO: SCOPERTA DALLA SIP



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L’AQUILA - «Vuoi far l’amore? Telefona a Tizia al numero x». la scritta a pennarello campeggia su molte cabine telefoniche dell’Aquila: ed il numero di Tizia è tempestato di telefonate ”bollenti”. È l’ultimo caso che sta facendo impazzire la polizia in una città in cui è esplosa una nuova mania: gli scherzi per telefono. L’Aquila sarebbe una città di ”telefonomani” a giudicare dalla pioggia di querele che giungono a Questura e Carabinieri, anche alla media di tre al giorno. Dall’inizio dell’anno, sono una cinquantina i procedimenti penali avviati dalla Procura presso la Pretura per il reato di ”molestie e disturbo alle persone”. Ed almeno un quindicina di utenti al mese, confermano alla filiale della Sip, chiede di cambiare il proprio numero telefonico.

I ”telefonomani” del capoluogo abruzzese vengono divisi dagli inquirenti in tre categorie: i ”pericolosi”, i paranoici ed i buontemponi. Le vittime dei primi sono quasi sempre donne, belle ragazze ma anche madri di famiglia. È il caso di un insospettabile impiegato recentemente scoperto e denunciato dalla Squadra Mobile. L’uomo se l’era presa con una signora della quale chiamava, più volte al giorno, il marito segnalandogli che, mentre lui stava lavorando, la sua metà era in dolce compagnia di un altro. La coppia avrebbe sfiorato il divorzio e solo con la la denuncia è finto l’incubo. I paranoici, invece, sono quelli di cui non ci si riesce a spiegare il comportamento. È il caso di una ventinovenne rinviata a giudizio perchè telefonava, ad ogni ora del giorno e della notte, ad un convento di frati. Faceva squillare il telefono e poi non parlava. È stata smascherata, sarà processata a dicembre. I buontemponi, infine, sono quelli che si divertono a fare scherzi per lo più innocui, ma che non tutti sono disposti ad accettare di buon grado.

La quasi totalità dei casi non emerge. Ma molti vengono scoperti. Schiacciati da prove inconfutabili, scelgono il patteggiamento cavandosela con un’ammenda. A cui però va ad aggiungersi il salato costo delle spese della Sip per l’intercettazione che consente di smascherare i nuovi maniaci. Ora con la Sip non si scherza.